Mandas

Umberto Oppus: “Assolto, il tempo è stato maestro, grazie a chi non ha mai dubitato sul mio operato e onestà”

Parla l’ex sindaco di Mandas, che interviene su una vicenda giudiziaria finita in Tribunale

Umberto Oppus: “Assolto, il tempo è stato maestro, grazie a chi non ha mai dubitato sul mio operato e onestà”

Di: Alessandro Congia


Rischia di rivelarsi un vero proprio salasso per le casse del Comune di Mandas la nuova archiviazione per l’ex sindaco, Umberto Oppus. L'Amministrazione Comunale, dopo l'archiviazione da parte della Procura della denuncia presentata dai consiglieri di minoranza Riccardo Giua, Paolo Rocchitta, Rino Anedda e Ignazio Pilia, si è trovata a rimborsare le parcelle degli avvocati dell'ex primo cittadino Umberto Oppus e del tecnico comunale Nicola Zedda, per un ammontare di oltre sedicimila euro. 

“Archiviata la vicenda della Cooperativa Pastori perchè la notizia del reato era infondata (qualcuno ha, invece, scritto anche di un caso che era uno scandalo) - ha spiegato l'ex sindaco Oppus - ho firmato ai miei legali le deleghe e consegnato la documentazione (fornitami dalla Procura e dal Comune di Mandas), per procedere in merito per calunnia. In modo particolare ho chiesto di procedere perchè “alla denuncia sono stati allegati degli atti pare attinti dal Comune nel dispregio di ogni regola di accesso per i consiglieri comunali. Nella richiesta di accesso agli atti del 15 giugno 2015 non è stato, infatti, individuato in maniera specifica alcun documento ricollegabile al Gruppo Pastori, ma si parla in maniera generica dei documenti in entrata e in uscita. Sono stati, inoltre, prodotti dei documenti che non sono mai stati in entrata e in uscita del Comune di Mandas e non si sa ancora come si siano avuti dagli uffici comunali. Non esiste, infatti, al protocollo del Comune la concessione formale di questi documenti depositati dai consiglieri di minoranza senza visti, timbri e firme di conformità”. Lo stesso capogruppo Rocchitta,  solo un anno e mezzo dopo la presentazione della denuncia, ha, infatti, chiesto i documenti relativi alla stipula della compravendita, preliminare e definitiva dell’ex caseificio Gruppo Pastori. 

Umberto Oppus è stato difeso dagli avvocati Gianni Faa e Giancarlo Santona, mentre Nicola Zedda è stato assistito dal legale Luca Sannio. L'ex sindaco, nel ringraziare i suoi difensori, ha sottolineato come finalmente "si sia messa la parola fine su questa annosa vicenda che ha ribadito la correttezza del mio operato. Dal primo giorno avevo detto di avere piena fiducia nella magistratura e il tempo è stato maestro". 

Nuova denuncia

"Nuova denuncia, nuova archiviazione per un’accusa ancora una volta infondata e nuovo rimborso delle spese legali da parte del Comune nei miei confronti”. Così aggiunge Oppus, che precisa: “Dopo i 16 000 euro liquidati nei giorni scorsi (comprese le parcelle del geometra Zedda) questa mattina ho presentato in Comune la richiesta di rimborso per altri 7.200 euro in seguito alla denuncia presentata dal sindaco Pisano. Ancora una volta le accuse nei miei confronti si sono sciolte come neve al sole e il Tribunale di Cagliari ha archiviato anche la denuncia contro di me perchè infondata. Dopo gli attacchi della minoranza, questa volta ad essere stata archiviata è stata la querela del Sindaco di Mandas Pisano che mi aveva denunciato per abuso d’ufficio in quanto avevo studiato i documenti dell’archivio storico comunale per pubblicare poi i libri "Sa giustizia ti cruxat" e "A balla y estocadas". La vicenda aveva visto prima il Pubblico Ministero chiedere l’archiviazione perchè le indagini avevano dimostrato che era stato fatto tutto secondo la legge. Una decisione non accettata da Pisano che ha presentato opposizione alla richiesta del Magistrato. Il GIP, oltre ad aver rilevato che erano insussistenti anche i requisiti per opporsi, ha osservato che “l’analisi della condotta tenuta dall’ex sindaco Oppus nell’ambito della vicenda non ha evidenziato alcuna violazione di legge o di regolamento”.

Il Gip ha, infatti, sottolineato che “anche nell’ipotesi in cui l’Oppus avesse usufruito dell’archivio storico del Comune di Mandas, come fonte da cui trarre documenti utili per la redazione dei suoi due libri, tale fatto non avrebbe comunque rappresentato comunque abuso della sua carica politica in quanto i testi ivi contenuti posso essere liberamente consultati da chiunque (anche mediante accesso al sito internet del Comune)”. La decisione del Gip ha messo così fine a una storia durata oltre due anni e che ha visto, ancora una volta, vedere dichiarate infondate le accuse contro il sottoscritto. Come già detto per i rimborsi precedenti – conclude Oppus – mi spiace che questi fondi si debbano spendere per rimborsare avvocati e non per altre finalità che sarebbero servite per attività in favore della comunità. Sarà mia cura dare mandato ai miei legali, che ringrazio, di procedere a tutela della mia onorabilità e verificare gli eventuali danni”.

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