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Lanusei. Punto nascita del N.S. della Mercede verso la chiusura

La rabbia del comitato ‘Giù le mani dall’Ogliastra’: “Ci stanno portando via il futuro”

Lanusei. Punto nascita del N.S. della Mercede verso la chiusura

Di: Redazione Sardegna Live


“Non sono accettabili le parole pronunciate dal neo Assessore alla Sanità che, senza mezzi termini, ci fa sapere che, purtroppo, secondo la normativa nazionale, il punto nascita del N.S. della Mercede dovrà essere chiuso e che suona come una sorta di "laviamoci le mani' alla Ponzio Pilato. #giulemanidallogliastra è pronta, assieme a tutti gli Ogliastrini, a difendere il diritto alla nascita e alla vita in Ogliastra, perché proprio di questo si tratta”. È quanto scrive il coordinamento del comitato con il portavoce Adriano Micheli. “Ci stanno portando via il futuro del territorio” attacca.

“Da tempo ormai ci si riempie la bocca con le tante proposte contro lo spopolamento delle zone interne e contemporaneamente si spezzano le gambe al territorio che in ogni modo cerca di invertire la tendenza. Il punto nascita non può essere chiuso portando avanti la favoletta della sicurezza delle partorienti e dei neonati, perché proprio quella viene a mancare a motivo del fatto che il primo posto utile dove partorire dista oltre un’ora di macchina, da affrontare, la gran parte del tempo, in condizioni meteo poco favorevoli persino per l’elisoccorso. Le scuse ormai non reggono più. Chi di dovere dovrebbe lavorare affinché il punto nascita non venga chiuso, bensì potenziato” sottolineano dal comitato ‘Giù le mani dall’Ogliastra’.

“L’Assessore alla Sanità dovrebbe fare sue le promesse fatte in quel di Cagliari dal Presidente Solinas alle Istituzioni, ai Sindacati, alle Associazioni ai Comitati ogliastrini non molti mesi fa, perché il suo compito non è solo quello di applicare le leggi, ma quello di trovare soluzioni concrete che diano nuova linfa vitale ad una Sanità allo sbando oramai da troppo tempo. L'Ogliastra non può rientrare nei famigerati numeri richiesti da chi neanche sa cosa sia il vivere nel nostro territorio. Non chiediamo nulla di fantascientifico, chiediamo solo di poter vivere nel nostro territorio con quel poco che lo Stato e la Regione ci concedono e ci hanno sempre concesso.mÈ importante non esacerbare gli animi e trovare delle soluzioni concrete e immediate che diano una prospettiva al territorio. Questo noi cercheremo sempre di farlo, ma voi? Avrete il coraggio di unirvi a noi in questa lotta per il bene del territorio?” concludono dal comitato.

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