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Anela. “S'arte de sa liadura”: quando tradizioni, ospitalità e amicizia fanno il botto

Un grande successo l’8 dicembre con l'evento tanto atteso, incentrato sulla vestizione del costume tradizionale anelese, ma che comprendeva anche artigianato, musica, mostre, sfilata dei gruppi folk e l’esibizione delle maschere tradizionali

Anela. “S'arte de sa liadura”: quando tradizioni, ospitalità e amicizia fanno il botto

Di: Alessandra Leo


Un perfetto mix fra tradizioni, ospitalità, amicizia, riscoperta delle arti antiche ha fatto sì che l’evento svolto giovedì 8 dicembre ad Anela, costituisse un successo senza precedenti.

S'arte de sa liadura” è stato, per i numerosi visitatori che hanno fatto tappa nel piccolo paese del Goceano, un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso gli espositori degli artigiani, prodotti tipici, golosità del territorio, mostre, musica, spettacolo, la sfilata di gruppi folk e la suggestiva esibizione di maschere tradizionali.

Ma il piatto forte della giornata, ossia la dimostrazione pratica della vestizione del costume tradizionale anelese, la cui particolarità è rappresentata proprio da “sa liadura”, caratteristico copricapo femminile, ha stregato grandi e piccini, tanto che molte persone, vista la ressa, non hanno potuto assistere dal vivo alla vestizione.

Ma l’associazione turistica Pro loco Anela, promotrice dell'evento, aveva pensato a tutto: è stato infatti posto uno schermo fuori dal locale in cui si è svolta la pratica, per permettere a tutti i presenti di assistere e ammirare una grande arte antica.

Un successo, direi che le aspettative sono state ampiamente superate – afferma ai microfoni di Sardegna Live Damiano Mulas, socio della Pro loco ed ex sindaco di Anela – Si è trattato di una grande opportunità per far conoscere le nostre tradizioni ai visitatori che hanno fatto tappa ad Anela”.

Trattandosi di un piccolo paesino di montagna con meno di 600 abitanti, gli artigiani sono sempre meno e le loro attività, così come le tradizioni, rischiano di scomparire. Quindi è fondamentale tramandarle alle nuove generazioni attraverso gli eventi per non farle morire. Siamo stati fortunati anche da punto di vista del meteo: ha fatto una bellissima giornata di sole” prosegue Mulas.

L’evento non ha rappresentato solo un’occasione per tenere vive le usanze locali attraverso lo spettacolo e l’intrattenimento, ma è stato utile anche per valorizzare il territorio, la promozione socio-culturale e lo sviluppo turistico.

Vorrei ringraziare la Regione Sardegna, l’Amministrazione comunale, la Pro loco, le forze dell’ordine, i gruppi folk, gli studenti che hanno fatto uno spettacolo che ha attirato tanta gente, le signore che si sono occupate della vestizione tradizionale, Sardegna Live, tutta la comunità di Anela: ognuno ha dato il proprio contributo e abbiamo costituito una squadra perfetta per l’ottima riuscita della manifestazione” conclude Damiano Mulas.

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