Ploaghe

Nuovo look per la tomba del canonico Giovanni Spano

Oggi la presentazione del restauro. Carlo Sotgiu: “Un intervento doveroso per il gran lavoro storico che ha lasciato ai posteri”

Nuovo look per la tomba del canonico Giovanni Spano

Di: Antonio Caria


È stato presentato questa mattina a Cagliari, in anteprima presso la Biblioteca d’Istituto della Soprintendenza, il restauro della tomba del canonico, originario di Ploaghe, Giovanni Spano.

Il monumento funebre, che si trova nel cimitero monumentale di Bonaria, sarà ristrutturata grazie a uno stanziamento di risorse, risalente allo scorso anno,  frutto della collaborazione del comune di Ploaghe, della Soprintendenza di Cagliari, della Regione e della Fondazione di Sardegna.

Il Comune amministrato dal Sindaco Carlo Sotgiu, insieme alla Soprintendenza del capoluogo sardo, aveva partecipato, infatti, al bando della Fondazione di Sardegna per chiedere un contributo al fine di restaurare  la tomba del canonico Spano.

Qualche anno prima lo stesso Sotgiu aveva dialogato con la Soprintendenza  con l’obiettivo di recuperare quella sepoltura ormai logorata. Un dialogo che ha fruttato la cifra di ventimila euro stanziati dagli enti partecipanti, di cui cinquemila destinati dal comune di Ploaghe, rivelatisi purtroppo non sufficienti  a causa dei cedimenti che in un primo momento non erano stati quantificati. Nuovi finanziamenti sono arrivati  con una richiesta al Ministero.

Soddisfatto il primo cittadino e presidente dell’Unione dei Comuni del Coros: “La valorizzazione della figura del canonico Spano è doverosa soprattutto per il gran lavoro storico che ha lasciato ai posteri. Per questi motivi come presidente del Coros, ho voluto fortemente che all’interno della programmazione territoriale dell’Unione, venissero inseriti i finanziamenti destinati al recupero della casa natale dello studioso ploaghese, ma anche numerosi interventi di recupero archeologico che si ricollegano alla figura dello Spano, dal cimitero monumentale di Ploaghe, il più antico della Sardegna dove sono sepolti i familiari, alla chiesa di San Michele che lui stesso ha studiato. A breve inoltre verrà mandato in appalto il museo multimediale e virtuale sulla vita del canonico che troverà spazio nel convento dei Cappuccini anch’esso appena restaurato”.

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