In Sardegna

Case a 1 euro: “Pigliaru contro il lavoro di un piccolo Comune dell’interno”

Gli amministratori di Ollolai rispondono a muso duro alle parole del Presidente della Regione

Case a 1 euro: “Pigliaru contro il lavoro di un piccolo Comune dell’interno”

Di: Alessandro Congia


“A chi è stato svenduto il territorio a un euro? Le parole hanno sempre un senso, chi l’ha detto deve anche spiegarla altrimenti è in malafede, vuole male alla Sardegna e cerca di affossare quegli enti locali tanto declamati a parole ma nei fatti abbandonati e ostacolati. A maggior ragione lo deve fare il presidente della Giunta regionale che ieri a Nuoro ha proferito queste parole”. 

Una lettera infuocata quella scritta nero su bianco da Giunta e consiglieri del Comune di Ollolai, Mario Nonne, Debora Ladu, Maria Laura Ghisu, Franca Bussu, Maria Franca Frau, Michele Cadeddu, Roberta Daga,  Marta Sedda, Marco Ladu, Maria Bussu e Gianni Mureddu: Il comune di Ollolai, senza chiedere un centesimo alla Regione – scrivono - ha portato benefici alla sua comunità, al territorio e alla Sardegna intera. Allora perché il presidente della Regione, cioè chi rappresenta tutti i sardi, attacca un progetto di successo? O fa campagna elettorale per una parte politica da presidente di Regione cercando di distruggere chi lavora? Grazie al progetto case a un euro, nato da una legge di Efisio Arbau, il nome della Sardegna, ha fatto il giro del mondo come meta da mille e una notte. Una pubblicità positiva da diversi milioni di euro che in queste dimensioni non è in grado di fare uno Stato, figuriamoci una Regione o un Comune di montagna di 1200 abitanti. Ne hanno parlato le televisioni e i giornali di tutto il mondo. C’è la rassegna stampa a testimoniarlo e non le chiacchiere di campagna elettorale. Sono state già ristrutturate due case e sono in corso di ristrutturazione altre cinque. Sette ruderi che avrebbero rappresentato un costo per i privati e per le casse pubbliche perché andavano messi in sicurezza e demoliti”.

Ancora duro l’attacco degli scriventi: “Hanno portato reddito alla comunità e nuovi residenti – è scritto nella lettera - hanno e stanno lavorando muratori, idraulici e tutto l’indotto. Sono state protocollate 500 richieste da tutto il mondo andando ben oltre l’offerta del paese e a breve assegneremo altre case.  Case a un euro ha portato tanti turisti in paese e nel territorio. Hanno e stanno lavorando ristoranti, bar, alberghi. Grazie a case a un euro una emittente televisiva Rtl (la Mediaset olandese per intenderci) ci ha fatto una serie televisiva. Cosa significa? Che per sei mesi 600 mila persone (con picchi da 1 milione) hanno conosciuto Ollolai, la Barbagia e tutta la Sardegna, come terra sana, accogliente, ideale per andarci a vivere una famiglia.  Per realizzare la trasmissione televisiva c’erano per sei mesi in Barbagia circa 30 persone, che dormivano, mangiavano nel territorio (non solo a Ollolai), che acquistavano vestiti e attrezzature, andavano dal meccanico ecc.  Grazie al progetto case a un euro i maggiori consorzi sardi hanno intavolato rapporti commerciali con l’Olanda.  Questi sono alcuni risultati del progetto case a 1 euro che ne sta prospettando altri molto importanti anche perché sta innescando un processo virtuoso stimolando nuove idee imprenditoriali locali. Abbiamo e stiamo svendendo il nostro territorio? Noi questo lo abbiamo fatto a costo zero e siamo un Comune di 1200 abitanti. La Regione cosa ha fatto per il territorio? Quali sono i risultati concreti, tangibili oggi. Basta rinviare i risultati al futuro e scaricare le proprie incapacità su complotti e colpe di altri o cercando di affossare i progetti di successo”.

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