Alghero

Grande partecipazione alla tavola rotonda sulla Posidonia voluta dalla deputata Deiana e dalla senatrice La Mura

Un’ipotesi per smaltire le aree di stoccaggio è quella dell’affondamento

Grande partecipazione alla tavola rotonda sulla Posidonia voluta dalla deputata Deiana e dalla senatrice La Mura

Di: Redazione Sardegna Live


Gestione della Posidonia oceanica spiaggiata e centri di stoccaggio. Sono queste le tematiche affrontate ieri nel corso di una tavola rotonda fortemente voluta e organizzata dalla deputata algherese Paola Deiana e dalla senatrice Virginia la Mura, rappresentati in Parlamento del Movimento 5 stelle. 

Un incontro partecipato dedicato ai balneari, ai cittadini e alle istituzioni. 

 “Oggi è un’occasione molto importante per Alghero e non solo. Quella della Posidonia spiaggiata – ha sottolineato Deiana - è una problematica che riguarda diverse città balneari. Siamo qui per raccogliere tutte le istanze dei tecnici, dei balneari e dei cittadini per poi riportare tutto al Ministero, al fine di elaborare una normativa ad hoc per cercare di gestire al meglio sia la questione della pulizia ordinaria degli arenili dalla posidonia spiaggiata annualmente sia la problematica dei centri di stoccaggio. Noi vogliamo partire dall’anno zero. Eliminare questi cumuli a tre mesi dalla stagione”.

“Importante è provare a ridurre al massimo la posidonia spiaggiata e cominciare a rivedere la gestione di questo bene prezioso – ha detto la senatrice La Mura -. Stiamo cercando di andare ad aggiustare la normativa affinché la posidonia spiaggiata possa essere gestita in maniera ecosostenibile, ma lasciando anche spazio alle spiagge e quindi agli operatori balneari”.

Per Alghero, l’urgenza è quella di un intervento immediato sui siti di stoccaggio con la rimozione degli stessi. Una posizione condivisa da tutti i presenti, compreso il sindaco Mario Bruno e l’assessore Raniero Selva che non sono voluti mancare all’appuntamento.

L’ipotesi avanzata dalla deputata Deiana e la senatrice La Mura esposta ieri al fine di smaltire le aree di stoccaggio (tre: Punta Negra, Maria Pia e San Giovanni) è quella dell’affondamento al di sotto del termoclino. A una profondità tale che la pianta acquatica non risalga in superficie. 

“Bisogna ovviamente fare le indagini sul sito”, hanno specificato le rappresentanti del Movimento 5 stelle in Parlamento.

Nel corso del dibattito hanno preso la parola diversi balneari che hanno avuto modo di esprimere le proprie difficoltà, pareri, dubbi, osservazioni e proposte. 
“Al Ministero – hanno concluso Deiana e La Mura - portiamo i contributi importantissimi degli operatori. Siamo disponibili a ulteriori incontri e studi. Chiederemo sempre la collaborazione di tutti nel lavoro che verrà”.

Alla tavola rotonda sono intervenuti Gianni Russo, professore ordinario di Ecologia dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, Michele Comenale Pinto, Professore Ordinario di diritto della navigazione dell’Università di Sassari, Paolo Mossone, direttore Imc (International Marine Centre) di Oristano e Vincenzo Pascucci, professore ordinario di stratigrafica e sedimentologia dell’Università di Sassari. 

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