Cagliari

Mark’s Diary: il nuovo film del regista Giovanni Coda

Il 20 dicembre la prima regionale e cagliaritana

Mark’s Diary: il nuovo film del regista Giovanni Coda

Di: Antonio Caria


Sentimenti e disabilità. L’amore che supera ogni ostacolo e va oltre ogni forma di tabù. L’amore che accoglie la diversità, ne coltiva i sogni e i desideri, l’amore vissuto nell’emotività, nell’affettività, e nel corpo sono i temi di Mark’s Diary, il nuovo film del regista Giovanni Coda.

Il lavoro cinematografico, coproduzione italo inglese che vede l’Università di Derby affiancare l’Associazione Labor, sarà presentato in prima cagliaritana e regionale giovedì 20 dicembre  alle 21.30, al Cinema Odissea.

I protagonisti, Mark e Andrew, sono due ragazzi colpiti da una grave disabilità che ne limita i movimenti in modo quasi totale. Quando si incontrano esplode tra loro un’attrazione e un amore reciproco tanto profondo quanto impossibile da realizzare perché non hanno alcuna possibilità di poter entrare in una qualsiasi forma di intimità. Affideranno così le proprie emozioni e i propri sentimenti a due personaggi di fantasia. Un amore virtuale-visionario-onirico, un sogno lungo un giorno, e la consapevolezza che nulla sarà più lo stesso e che la lotta per il diritto all’amore è solo all’inizio.

«La società si sforza di venire incontro alle persone con disabilità per ogni loro bisogno che non possa essere svolto in completa autonomia. Le aiutiamo a vestirsi, spogliarsi, mangiare e lavarsi. Diamo loro carrozzine elettriche per muoversi, macchine con comandi speciali, computer dotati delle più sofisticate tecnologie, dotiamo le loro case di soluzioni robotiche che consentano loro una vita, la più possibile, indipendente – ha dichiarato il regista -. Eppure, di tutti questi diritti, di cui nessuno metterebbe in dubbio la legittimità, ce n’è uno che viene sistematicamente taciuto, omesso, rimosso: quello alla sessualità. Toccarsi ed essere toccati, necessità naturale per chiunque, diventano questioni scabrose, disturbanti, scomode, se riferite alle persone con disabilità».

Un film che vuole anche  avanti da Maximiliano Ulivieri, blogger con disabilità, fondatore e presidente dell’Associazione “LoveGiver”, Comitato Promotore per l’introduzione legalizzata dell’”assistenza sessuale” alle persone con handicap fisici e psichici.

Questìultimo è anche Co-autore del libro “Loveability” (Erickson 2014) insieme a Debora De Angelis, Fabrizio Quattrini, , Sergio Lo Giudice, Giulia Garofalo Geymonat, e Maurizio Nada.

Un’opera vuole essere d’aiuto a chi, disabili e familiari, vive ogni giorno sulla propria pelle le conseguenze di una vita in cui sessualità e affettività sono negate, ma anche di stimolo a indurre alla riflessione e a liberare da tabù e pregiudizi, portando all’attenzione del dibattito pubblico il tema del rapporto tra sessualità e disabilità

«In paesi come la Danimarca, Paesi Bassi, Germania e Svizzera, la professione dell’Assistente sessuale per individui diversamente abili è già da tempo una realtà. In Italia siamo ancora lacerati nell’affrontare l’argomento “disabilità” dal punto di vista delle conquiste esistenziali che molti disabili riescono a raggiungere quando hanno modo di accedere al loro più intimo potenziale, compreso quello sessuale – ha aggiunto Coda-. Mark e Giacomo sono innamorati, ma non possono amarsi, perché disabili e perché le loro famiglie sostengono che il loro amore è sbagliato, contro natura e che in quanto “angeli” non hanno bisogno di carezze, sguardi e sentimenti. Sono eterni bambini. L’unica cura possibile: i farmaci. Come se fossero affetti da chissà quale grave malattia. Erano solo innamorati, e forse, nonostante le avversità della vita, ora lo sono ancora di più».

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