Cagliari

“Schegge di me”: il libro di Antonello Scasseddu

Lo scrittore nasce a Cagliari 56 anni fa, è sposato, ha 2 figli e da circa 23 anni convive anche con la Sclerosi Multipla

“Schegge di me”: il libro di Antonello Scasseddu

Di: Francesca Melis


Capita di rado che alla presentazione di un libro resti senza parole. Anzi, in realtà, non era mai capitato. Fino a domenica, quando ho avuto la fortuna di incrociare nel mio cammino Antonello Scasseddu con il suo libro Schegge di me.

Antonello nasce a Cagliari 56 anni fa, è sposato e ha 2 figli. Da circa 23 anni convive anche con la Sclerosi Multipla, adora il mare dove ama rifugiarsi nei momenti più bui. Da quando ha scoperto la malattia la sua vita è improvvisamente cambiata. Schegge di me nasce lo scorso anno, quando Antonello ha rischiato di morire per una bronchite non riconosciuta e delle terapie sbagliate. La fragilità, la sensibilità gliela si legge negli occhi, ma traspare senza filtri anche la forza e il coraggio di parlare di questa patologia che ti stupra di tutto: della tua autonomia, della possibilità e della voglia di fare, della tua quotidianità, della libertà. Una malattia che gioca con il tuo umore, la tua memoria, che mette a dura prova i rapporti con familiari e amici che spesso sono disarmati davanti ad essa.

Il libro sgorga dai pensieri dell’autore, che da sfogo al suo dolore, alle sue difficoltà con una penna e un foglio bianco, nel modo più intimo che si possa fare. Ma arriva un momento in cui lui decide di condividere i suoi intimi pensieri con gli altri. Non è facile mettere a nudo le proprie fragilità e non è facile parlare di sé senza veli. Parlare della Sclerosi Multipla è difficile, sia per chi la vive sulla propria pelle, sia per chi sta affianco del malato, perché Lei è capace di spogliarti di tutto, di toglierti tutto. Ma l’autore riesce a farlo con parole semplici e naturali, con audacia e determinazione, perché, come lui stesso ha detto, questo libro è, deve essere, un inno alla vita, alle gioie e ai dolori che questa ti riserva. 

Antonello Scasseddu non si definisce uno scrittore, o meglio non vuole essere paragonato ai grandi scrittori, ma sbaglia. Perché gli scrittori non sono solo quelli che scrivono storie mozzafiato in una grammatica perfetta, scrittori sono anche coloro che riescono ad arrivare dritti al cuore delle persone, che durante la presentazione del loro libro, senza neanche averlo ancora letto, ti lasciano in silenzio con gli occhi lucidi e il cuore in gola. Ed in questo è riuscito Scasseddu: a lasciarmi senza fiato. Schegge di Me non è altro che un frullato di emozioni, paure, sensazioni, che come una scheggia arriva subito al lettore. 


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