Alghero

"Il cane non può entrare", ragazzo cieco cacciato dal Liceo. La notizia rimbalza sui media nazionali

Il racconto di Franco Santoro, presidente Provinciale Uici Sassari: "Lascio a voi il tempo di riflettere sull’atteggiamento incivile e per niente educativo"

Di: Redazione Sardegna Live


La notizia del ragazzo cieco cacciato dal Liceo Scientifico "Enrico Fermi" di Alghero perché “non può entrare con il cane” è rimbalzata anche sui quotidiani nazionali. 

Ciò che è successo a Gabriele Pittalis, di 34 anni, lo ha raccontato alla Stampa Franco Santoro, presidente Provinciale Uici Sassari.

“Il 13 aprile 2018 alle 10:30, al Liceo Scientifico "Enrico Fermi" di Alghero, dove io, Francesco Santoro, presto servizio in qualità di centralinista, essendo cieco – spiega in una lettera inviata a L’Unione Sarda proprio Santoro -. Ho accolto all’interno dell’istituto scolastico (nell’androne), il signor Gabriele accompagnato dal suo cane guida e in compagnia di una signora, perché desiderava salutarmi e chiedermi un’informazione di tipo amministrativo che lo riguardava. Mentre fornivo al signore le notizie da lui richieste e scambiavamo alcuni momenti sulla vita e sulle situazioni che affronta il cieco, si è presentato il vice preside, intimando agli ospiti l’abbandono dell’istituto poiché in compagnia del cane guida, affermando che la presenza del cane stesso, notoriamente provvisto di peli, potesse causare problemi di allergie agli studenti (nessuno studente era presente al momento)”.

“Il signor Gabriele – ha proseguito Santoro nel racconto - ha garbatamente informato il vice preside che la legge gli consente di far entrare il cane ovunque, senza limitazioni, e che era provvisto del libretto sanitario che attestava la salute dell’animale. Di fronte al palese imbarazzo e difficoltà che l’ospite in quel momento evidenziava, ho preferito chiedere cortesemente agli ospiti di uscire con me nel cortile per evitare inutili sceneggiate da chi chiaramente ha dimostrato l’assoluta ignoranza della legge e l’indifferenza totale per i sentimenti che quella persona provava in quel momento sentendosi discriminato, al punto tale che fra le lacrime mi ha chiesto: Allora, anche chi viene in carrozzina in questa scuola non può entrare?”

“Come dipendente di quell’istituto ho preferito non discutere col vice preside per rispetto all’Istituzione che mi accoglie – ha sottolineato Santoro - riservandomi alla fine delle mie ore lavorative, come presidente provinciale dell’Uici di rendere noto questo episodio che la racconta tutta sul livello e sul grado di preparazione di quelli che dovrebbero essere gli educatori e i formatori degli studenti che ogni giorno incontrano la diversità lungo il percorso della vita quotidiana”.

“Non aggiungo altro, certo che questo lascio a voi il tempo di riflettere sull’atteggiamento incivile e per niente educativo che questo rappresentante delle istituzioni ha trasmesso a chi era presente durante il fatto”, termina il presidente Provinciale Uici Sassari.

 

Foto tratta da Fb Gabriele Pittalis

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