Cagliari

Rifiuti, via al ‘porta a porta’. Sorgia: “Noi indietro, in Europa i bidoni sotto l’asfalto”

Le criticità manifestate dal consigliere comunale, Alessandro Sorgia (Gruppo Misto)

Rifiuti, via al ‘porta a porta’. Sorgia: “Noi indietro, in Europa i bidoni sotto l’asfalto”

Di: Alessandro Congia


In altre città d’Europa hanno eliminato i bidoni dalle strade con un sistema di raccolta nascosto sotto terra, oppure ad Alghero hanno fornito esclusivamente 2 bidoni, di cui uno per l’umido e l’altro ad uso promiscuo a seconda del materiale che viene di volta in volta ritirato. In virtù di tale servizio i contenitori più grandi vengono prelevati con dei camion appositi, mentre quelli più piccoli per le aree pedonali vengono gestiti a mano dagli operatori. Si è arrivati ad un servizio gradito dal cittadino con strade più pulite e con una evidente riduzione dei cattivi odori.

Sono le considerazioni sollevate in una interrogazione scritta dal consigliere comunale del Gruppo Misto, Alessandro Sorgia, rivolta al sindaco di Cagliari Massimo Zedda: “Il servizio porta a porta della raccolta differenziata è ormai partito – dice Sorgia - si parte con i primi quartieri della città, ma sono tanti i cittadini che risultano fortemente preoccupanti per le criticità che si sono da subito evidenziate e, ancor prima di iniziare, ritengono di avere un servizio poco adeguato alle loro esigenze e poco apprezzato. Occorre tenere nella giusta considerazione i cittadini “deboli”, quali disabili, anziani e invalidi in genere”.

I DISAGI. “I mastelli che sono stati consegnati in questi giorni presso le abitazioni dei cagliaritani risultano ben 5 e troppo ingombranti – sottolinea l’eponente di Palazzo Bacaredda - occorre conferire tali rifiuti per due volte la settimana e per chi abita in piccoli appartamenti e peraltro senza balconi non sa dove posizionare i bidoni per tutta la settimana, in particolare le persone anziane, disabili ed invalide in genere, sono fortemente contrariate nell’essere obbligate a dovere depositare i mastelli, dopo le 20.30, al buio, con comprensibili preoccupazioni di incontri con i malcapitati di turno, oltre al fatto di essere in taluni casi impossibilitati per le proprie condizioni fisiche,  non si capisce come mai, viste le ingenti somme investite, non si sia pensato un medesimo sistema di raccolta dei rifiuti anche a Cagliari, invece di stare sempre indietro, anziché al passo coi tempi moderni. Per questo – conclude Alessandro Sorgia – il primo cittadino potrebbe valutare l’opportunità di rimuovere le criticità evidenziate ed evitare così i disagi ai tanti cittadini cagliaritani, in particolare ai più deboli”.

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