Bonorva

27 marzo 2008-27 marzo 2018: dieci anni senza "Peppe Sozu"

Il 10 agosto l'inaugurazione del museo della poesia e della cultura bonorvese

27 marzo 2008-27 marzo 2018: dieci anni senza

Di: Antonio Caria


Era il 27 marzo del 2008. Una giornata come le altre ma non per Bonorva e gli appassionati della poesia improvvisata logudorese. All’età di 93 anni, se ne andava per sempre, il grande poeta Giuseppe Sotgiu.

La notizia della sua morte si sparse subito in giro per tutta la Sardegna e nell’ambiente delle gare poetiche. “Tziu Peppe”, come veniva affettuosamente chiamato da tutti, era nato nel paese del Meilogu il 24 giugno del 1914.

Una lunga carriera la sua, iniziata nel 1939 a Foresta Burgos e conclusasi il 23 giugno del 1993, proprio nel suo paese natale, affianco di un altro indimenticato poeta “A bolu” di Silanus: Francesco “Frantziscu” Mura. Era la festa di San Giovanni Battista, una festa molto sentita a Bonorva.

La malattia dell’amato figlio Peppino, morto qualche settimana dopo quella serata, segnò profondamente l’animo di Tziu Peppe tanto che si congedò dal pubblico che lo ha tanto amato con questa struggente ottava di esordio: “Patria amada cara/podes crere chi no so in sa màssima allegria/ma da chi custu impignu dadu aia/non podio mancare a su dovere/mancari a faghere custu mestiere/ormai mi est manchende s’energia/ti saludo ca so ancora in pista: torra a sa festa ‘e Juanne Battista”.

Ebbe modo di cantare con “Sos Mannos de sa Poesia”. Tanti i colleghi che sono stati al suo fianco nei palchi di tutta l’isola. Scrive il professor Paolo Pillonca, massimo studioso della poesia improvvisata, in “Chent’Annos”: «Sa presentzia ‘e Peppe Sozu in-d-una piata est semper  istada una seguresa pro totucantos: pro sa zente intendidora, pro chie deviat cantare cun isse e pro sos comitados». Tante le registrazioni audio delle sue serate.

Assieme ai vari Angelo Dettori, Antonio Sanna, Barore Testone e Paolo Mossa, Sotgiu fa parte del ricco bagaglio poetico bonorvese. Una figura, la sua, che non è mai stata dimenticata dai suoi paesani tanto che, nel mese di novembre del 2014, in occasione dei cent’anni dalla nascita, gli è stato dedicato il polo culturale.

Quest’anno, più precisamente il 10 agosto, Bonorva si vestirà a festa per rendere omaggio a uno dei suoi figli illustri, in occasione di questo decimo anniversario della morte, con l’inaugurazione del museo della poesia e della cultura bonorvese proprio nella casa del poeta.

Attualmente, nel panorama poetico sardo, Bonorva è rappresentata da Tore Senes. La speranza degli appassionati è che questo brillante e volenteroso ragazzo riesca a raccogliere il testimone lasciato da “Tziu Peppe”.

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