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Sanremo, terza serata. Angelina prima, Mannino conquista tutti

La top five della terza serata di Sanremo: Angelina Mango, Ghali, Alessandra Amoroso, Il Tre, Mr.Rain

Sanremo, terza serata. Angelina prima, Mannino conquista tutti

Di: Redazione Sardegna Live


Nuova giuria delle Radio e del Televoto hanno stilato la top five della terza serata del festival di Sanremo giunta ormai alla sua 74esima edizione: Angelina Mango, Ghali, Alessandra Amoroso, Il Tre, Mr.Rain . Gli altri cantanti che si sono esibiti sono stati Maninni, BNKR44, Santi Francesi, Rose Villain, Ricchi e Poveri, Diodato, Negramaro, Fiorella Mannoia, Sangiovanni, La Sad.

" Se avessimo scippato due anziani fuori dalla posta ci avrebbero insultato di meno... lo scippo è meno grave del ballo del qua qua ". Così Fiorello in collegamento con Amadeus dall'Aristonello è tornato sul 'caso' Jhon Travolta e ha ironizzato ancora sulla gag di mercoledì sera: " E' arrivata anche una denuncia dall'associazione paperi italiani secondo cui quello che abbiamo fatto è la cosa peggiore che è successo alle carte dopo la caccia ".

Ha contribuito a riportare la comicità sul palco dell'Ariston anche Teresa Mannino : " è inutile, ci sono altri otto ingressi ", entra in stile diva di Broadway, si stende in braccio a Il Volo, sferza a modo suo la sovraesposizione mediatica del festival : " I giornalisti stanno tutti qua, se succede un fatto nel mondo non lo sapremo mai: è un mese di incoscienza. Sanremo è un grande carnevale. L'unica cosa negativa è che stasera non mi posso vedere Sanremo ".

" Stasera devo fare tutto quello che non ho fatto in tutta la vita. Voglio cantare a Sanremo ", dice nel suo secondo ingresso in total look verde smeraldo con sfumature animalier. " Conosci una mia canzone ?" chiede Morandi. " Le conosco tutte. Ma quella che amo di più, e in questo momento ne abbiamo bisogno, è 'C'era un ragazzo che come me amava i Beatles ei Rolling Stones' ", dice Mannino parlando della canzone che racconta di un ragazzo americano che deve abbandonare il suo sogno e il suo viaggio in Europa per andare a combattere in Vietnam, dove viene ucciso.

Nel suo monologo Mannino riflette sull'uomo che si è montato la testa e pensa di essere invece superiore alla natura: " Al potere su - dice - preferisco il potere di, che ha un'altra energia, il potere di ridere e far ridere, di vestirmi con le piume, di cantare stonata, di ballare per strada ".

C'è spazio per un momento di riflessione sulle morti sul lavoro. Stefano Massini e Paolo Jannacci cantano L'uomo nel lampo, storia di un operaio che muore in un'esplosione in fabbrica e lascia un bambino di pochi mesi. "Il lavoro è un diritto che non prevede la morte, proteggere i lavoratori è un dovere", dice Amadeus. E Massini: "C'è un amore di cui non si parla mai, ma fondamentale, quello che dovremmo avere per i nostri diritti, quelli che ci spettano, chiunque tu sia. Viva la dignità".

Foto: Rai e Zazoom

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