Torino

Protesta degli agricoltori, a Torino bruciata bandiera Ue

Marco Liccione: “L'Ue ha fallito”

Protesta degli agricoltori, a Torino bruciata bandiera Ue

Di: Redazione Sardegna Live, foto simbolo


Continuano le proteste degli agricoltori in Italia e in Europa attraverso manifestazioni destinate a proseguire con più intensità nella settimana che sta per iniziare, soprattutto in Francia e in Belgio, dove i trattori potrebbero raggiungere Bruxelles giovedì, in occasione del vertice straordinario dedicato al bilancio pluriennale dell'Unione europea.

In Italia è stata una domenica in piazza a Torino, con una manifestazione e un corteo, dove è anche stata bruciata una bandiera dell'Europa, e ad Alessandria, dove è stata programmata una mobilitazione fino al 3 febbraio. Trattori anche a Trento, nel Metapontino e ad Avellino dove domani è previsto un corteo che si concluderà presso la A16 Napoli-Canosa. Sulla A1 - dopo la dimostrazione di ieri, che ha comportato la chiusura del casello di Orte, nel Viterbese - i trattori hanno nuovamente invaso il piazzale appena fuori l'autostrada, sul prato della rotatoria centrale, e hanno attraversato le strade che portano al casello senza comportare il blocco del traffico.

"Abbiamo iniziato il 22 e andremo a oltranza con le manifestazioni in tutto il Paese", dice da Torino Danilo Calvani che guida il Comitato degli Agricoltori Traditi, intervenuto dal palco in piazza Castello dove è stata organizzata una iniziativa per l'agricoltura italiana firmata dalla 'Variante torinese' nata nel 2020 per opporsi alle restrizioni e ai vaccini contro il Covid e dal Comitato per i diritti umani Piemonte. "Stiamo difendendo la vostra terra, la terra italiana. Questa battaglia del mondo agricolo - dice Calvani rivolto alla piazza - appartiene a tutti i consumatori, è una battaglia di dignità contro la politica della Ue e dello Stato italiano che fa accordi con la Ue".

E se la prende anche con Coldiretti, Confagricoltura e Cia: "Non ci rappresentano. Abbiamo appena iniziato. Tra ieri e oggi sono nati centinaia di presidi. La gente che ci incontra ci applaude, ci lancia i baci. Questa è l'Italia buona. Più passano i giorni e più quest'onda aumenta. Non molliamo, questa guerra la viceremo. Prevediamo l'arrivo di una settimana speciale e andremo a Roma". Sul palco il leader della Variante Marco Liccione ha bruciato una bandiera dell'Europa: "L'ho fatto perché la Ue ha fallito e vogliamo uscirne", ha detto. Alla protesta hanno partecipato "centinaia di persone", secondo gli organizzatori. Su cartelli e striscioni le scritte "La nostra terra è la nostra vita", "Difendiamo l'agricoltura italiana dagli interessi delle multinazionali e dalla nostra politica incapace di reagire", "Salviamo la nostra agricoltura dagli abusi alimentari".

In Europa la battaglia si preannuncia muscolare. In Francia da domani gli agricoltori di diversi dipartimenti, membri dei sindacati Fnsea e Giovani Agricoltori del Grande Bacino parigino, inizieranno "un assedio della capitale per un tempo indeterminato". Diverse le autostrade ancora bloccate mentre il primo ministro Gabriel Attal per tentare di allentare la tensione, ha programmato una visita a un allevamento bovino. In una fattoria nel nord della Francia la leader della destra Marine Le Pen che parla di "agricoltori intrappolati nelle politiche di Macron e dell'Ue".

In Belgio, il ministro dell'Agricoltura della Vallonia Willy Borsus chiede di inserire le istanze degli agricoltori all'ordine del giorno del vertice Ue di giovedì. Non è escluso che il dossier possa essere portato al tavolo di confronto con i leader dei 27 dal presidente francese Emmanuel Macron.

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