Torre Pellice

Insulto omofobo sul manifesto funebre, il dolore del marito: “Provo rabbia e disgusto”

“Pensavo che quell’ottusità fosse ormai un ricordo del passato, ma non è così”

Insulto omofobo sul manifesto funebre, il dolore del marito: “Provo rabbia e disgusto”

Di: Alessandra Leo, foto Il Fatto Quotidiano


Sono sdegnato e schifato da un atteggiamento del genere” dice Corrado Brun, marito di Adriano Canese, uno dei pionieri delle prime radio private nella provincia di Torino, venuto a mancare a 76 anni nei giorni scorsi e il cui manifesto funebre è stato offeso da un insulto omofobo scritto su un bigliettino e appiccato sopra a Torre Pellice, nel Torinese.

A riportare la notizia è La Stampa. La coppia aveva trascorso assieme 39 anni e il 24 dicembre 2016, giorno del compleanno di Adriano, era stata celebrata la loro unione civile.

Quarant’anni fa, per disperazione avevamo deciso di andare via, ci insultavano, minacciavano di dar fuoco alla nostra macchina e di danneggiare le attrezzature della radio – dice Adriano a La Stampa - Pensavo che quell’ottusità fosse ormai un ricordo del passato, ma non è così”, conclude.

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