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Coronavirus: rimborsabili tutte le spese, dai viaggi annullate alle partite di calcio rinviate

Comitato regionale Unione nazionale consumatori spiega quando è previsto il rimborso

Coronavirus: rimborsabili tutte le spese, dai viaggi annullate alle partite di calcio rinviate

Di: Redazione Sardegna Live


In questi giorni in cui sta crescendo l’allerta per il coronavirus, sono centinaia i consumatori che stanno scrivendo agli sportelli del Comitato regionale Unione nazionale consumatori. Gli utenti chiedono cosa accade in caso di  spese sostenute per viaggi, hotel, eventi che sono stati cancellati. Il comitato fa chiarezza:

“Per quanto riguarda le partite di calcio a porte chiuse, il governo ha preso provvedimenti su eventi e competizioni sportive, consentendo lo svolgimento delle gare solo a porte chiuse (fatta eccezione per i Comuni della zona rossa del contagio, dove invece lo stop è totale).  È bene ricordare che se un evento sportivo viene rinviato, il tifoso in possesso di un biglietto ha diritto al rimborso del singolo titolo di accesso (cosa che non vale per l’abbonato in quanto potrà usare il suo diritto di accesso nella data in cui l’evento si svolgerà effettivamente).

Se invece per l’evento si stabilisce lo svolgimento a porte chiuse, allora non solo va rimborsato il singolo biglietto, ma anche per il tifoso abbonato scatta il diritto alla restituzione di una quota parte dell’abbonamento stesso. Il fatto che la decisione sia stata presa dal Governo, fa sì che non scatti anche il diritto al risarcimento del danno, essendo tale situazione non imputabile agli organizzatori.

Per evitare confusione, è bene ribadire che l’Autorità Antitrust ha avviato, il 7 gennaio, nove procedimenti istruttori nei confronti delle società di calcio di serie A Juventus, Inter, Milan, Lazio, Roma, Atalanta, Cagliari, Genoa e Udinese, “colpevoli” di non riconoscere nelle loro condizioni generali di contratto  il diritto dei consumatori ad ottenere il rimborso di quota parte dell’abbonamento o  del singolo titolo di accesso in caso di chiusura dello stadio.

 

Su queste basi l’Unione Nazionale Consumatori sta richiedendo alle società di calcio il rimborso di quanto spettante ai tifosi: chi fosse interessato è pregato di scriverci alla casella di posta: sos@consumatori.it.

 

I voli: “Il consiglio è quello di recarsi in aeroporto, contatti direttamente la compagnia aerea o l’agenzia viaggi di riferimento. Laddove è applicabile il Regolamento (CE) n. 261/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 febbraio 2004, ossia se l’aeroporto di partenza è in un paese membro dell’UE (compresi Norvegia, Islanda e Svizzera) o se l’aeroporto di arrivo è in un paese dell’UE (compresi Norvegia, Islanda e Svizzera) qualora il vettore aereo sia comunitario e non siano già stati erogati i benefici previsti dalla normativa locale, allora, in caso di cancellazione del volo da parte della compagnia, il passeggero ha diritto all’assistenza e ai rimborsi (o riprotezione).

Non ha invece diritto alla compensazione pecuniaria, essendo la cancellazione del volo causata da circostanze eccezionali.In particolare, il passeggero ha diritto di scegliere tra il rimborso entro sette giorni senza penali dell’intero costo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata o la riprotezione, ossia l’imbarco su di un volo alternativo per la destinazione finale non appena possibile o ad una data successiva a lui più conveniente, a seconda della disponibilità di posti.

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