Merano

Prende 2 giorni di permesso per andare in Romagna ad aiutare e viene licenziato

Marco: “Non lo meritavo, volevo aiutare e lo rifarei ancora”

Prende 2 giorni di permesso per andare in Romagna ad aiutare e viene licenziato

Di: Alessandra Leo


Volevo aiutare e lo rifarei ancora. Il proprietario della pizzeria dove lavoravo mi ha liquidato con un messaggio su WhatsApp”. A raccontare l’assurda vicenda di cui è stato protagonista qualche giorno fa è il 24enne Marco Santacatterina, studente vicentino residente a Merano ed ex fattorino in una pizzeria.

Colpito dall’alluvione devastante che ha flagellato l’Emilia Romagna, Marco ha chiesto 2 giorni di permesso dal lavoro per andare ad aiutare a spalare il fango, ma il titolare della pizzeria non ci ha pensato 2 volte a licenziarlo in tronco. La notizia è stata riportata dal Giornale di Vicenza e da Leggo.

Cogl**e, non farti più vedere” è stato il messaggio sconvolgente che ha ricevuto Marco.

Sono rimasto profondamente colpito da quanto successo in Emilia Romagna - racconta il 24enne - Mi ha ricordato l’alluvione che nel 2011 ha devastato Vicenza. Allora avevo solo 12 anni e naturalmente non ho potuto fare nulla, ma ora che sono un adulto ho sentito il dovere di fare la mia parte. Ho così contattato la protezione civile di Bologna che mi ha indirizzato verso un canale Telegram in cui c’era un gruppo che raccoglieva la disponibilità di volontari ‘spalatori’. Non ci ho pensato due volte e, dopo aver coinvolto anche mia sorella Sara, mi sono organizzato per andare a Cesena sabato e domenica”.

Così Marco ha contattato il proprietario del locale in cui lavorava: “La risposta che mi è arrivata mi ha lasciato basito - continua lo studente - Ho sempre dato la massima disponibilità: lavoro tutti i fine settimana, mi fermo oltre l’orario se ce n’è bisogno, ho coperto i turni durante le festività di Pasquetta e del 25 aprile. Sono un ragazzo che si impegna e che mantiene la parola data. Credo di non meritare un trattamento simile, soprattutto perché la mia richiesta era legata a un gesto di solidarietà che pensavo venisse capito e apprezzato. Purtroppo così non è stato, evidentemente per qualcuno i soldi sono più importanti delle persone”.

Ma Marco non si è certo pentito della sua decisione: “Al di là di com’è finita, io rifarei tutto - afferma - È stata, per me e mia sorella, un’esperienza toccante che ci ha regalato forti emozioni: la gente ci ha accolto a braccia aperte, ringraziandoci per l’aiuto che avevamo portato. Siamo rimasti solo il sabato perché poi è scattata l’allerta per l’esondazione del Po, ma mi sono già organizzato con altri due amici per ritornare questo fine settimana”.

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