In Italia

Pastafariani: chi sono i fedeli del Prodigioso Spaghetto Volante?

Sembra una stravagante trovata parodistica, ma i migliaia di seguaci di questo culto nel mondo sono serissimi. Noi abbiamo parlato con il presidente della Chiesa Pastafariana Italiana, Mattia Stancanelli

Pastafariani: chi sono i fedeli del Prodigioso Spaghetto Volante?

Di: Sabrina Cau


Quando pensiamo alla nostra fede religiosa pensiamo a qualcosa che dà un significato al nostro stare al mondo, che ci dà forza e soprattutto ‘coccola’ il nostro senso del sacro e il bisogno di sentirci protetti e sicuri. Princìpi e credenze che, seppur in alcuni casi fanno a pugni con razionalità e scienza, ci donano un senso di quiete e pace del quale abbiamo bisogno…a prescindere.

Sentir parlare del Pastafarianesimo suscita, giocoforza, perplessità e contrarietà da parte di chiunque abbia a cuore la propria religione e si affidi ad essa con fede e devozione. Adorare un 'dio' spaghetto potrebbe essere ai limiti della blasfemia, ed è proprio questa forte essenza provocatoria che, molto spesso, non permette di considerare il Pastafarianesimo un vero e proprio credo (così come invece lo considerano i suoi fedeli), ma solo una presa in giro delle religioni ufficiali. E questo fa inorridire ogni Pastafariano convinto.

Il Pastafarianesimo è un culto riconosciuto legalmente in America, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e in diversi Stati, dove viene considerato una vera e propria religione. Il fondatore Bobby Henderson nel 2005 la “rivelò” al mondo intero con una lettera al Consiglio per l’Istruzione del Kansas, in cui protestava contro la scelta di insegnare il creazionismo come alternativa alla teoria dell’evoluzione in tutti i corsi di scienze. Nel 2012 il loro primo Pappa (proprio con due p) Giorgio De Angelis che si chiamò Al Zarkawi I, annunciò la nascita della Chiesa Pastafariana italiana a Roma. E, nel 2014 dopo la sua morte, alcuni fedeli fondarono, appunto, l’associazione religiosa Chiesa Pastafariana Italiana.

I Pastafariani credono nel Prodigioso Spaghetto Volante (un intreccio di spaghetti con due occhi e due polpette incastonate). Considerano i pirati i primi pastafariani nonché entità semi divine, e hanno un testo sacro che si chiama “Libro Sacro del Prodigioso Spaghetto Volante”. Un’entità che ha creato il mondo 5000 anni fa, ma essendo sempre ubriaco, lo ha creato caotico e imperfetto.  

Se pensiamo, per un attimo, a Scientology, al Raelismo, a tutte le religioni new age e, a tante altre fedi bizzarre sparse nel mondo, molte delle quali riconosciute legalmente, possiamo comprendere i molteplici e stravaganti approcci alla sacralità. Approcci diversi, alternativi e, per certi versi, assurdi, ma con un loro definito e saldo ruolo nella società organizzata di questa strana epoca.

Ma sentiamo le parole del Presidente della Chiesa Pastafariana Mattia Stancanelli, che, tra qualche risata e alcuni punti di vista difficili da comprendere ci ha fatto scoprire il Pastafarianesimo

Buongiorno e benvenuto

Ci può spiegare cos’è il Pastafarianesimo?

“ Buongiorno, certo. La nostra è una religione legata al culto del Prodigioso Spaghetto Volante rivelata per la seconda volta nel 2005 da Bobby Henderson con una lettera aperta al Consiglio di Stato del Kansas perché si cercava di introdurre gli insegnamenti religiosi nei licei. Gli studenti avrebbero dovuto accedere anche agli insegnamenti del creazionismo Pastafariano e conoscere  il nostro dio fatto di spaghetti, polpette e tanta accondiscendenza che, grazie alle sue proprietà di auto fermentazione è perennemente ebbro e ha generato l’universo in maniera assolutamente caotica e casuale. Un mondo imperfetto proprio così com’è”.

Perché rivelata per la seconda volta?

“Perché noi abbiamo prove documentali del fatto che esistiamo millenni prima di altre religioni, la nostra presenza nel mondo è una verità antichissima che si perde nel tempo. È stato proprio il nostro profeta Bobby Henderson a ricordare al mondo il pastafarianesimo e, da allora, moltissimi hanno deciso di abbracciare questo culto.”

Parlano della vostra fede come di una religione parodistica…

“Questo è molto offensivo, ma noi ci ridiamo su. Ci diverte sentir parlare di parodia riferita alla nostra religione, tuttavia siamo serissimi quando affermiamo che il nostro credo non è parodistico o di protesta. Siamo una vera religione. Il nostro obiettivo, oltre a difendere il Prodigioso sempre e comunque, è arrivare velocemente ad avere i requisiti necessari per il riconoscimento da parte dello Stato e, colgo l’occasione con questa intervista, per invitare tutti a capire meglio la nostra fede, senza giudicare.”

Quindi non ci fate, siete proprio così

“Esatto! Siamo giocosi, spensierati e felici. Siamo anche pacifici, tolleranti  e ripudiamo ogni forma di discriminazione e di violenza.”

Com’è la scala gerarchica della vostra Chiesa?

“La prima figura importante è il Pappa, il Pastefice Massimo, poi ci sono i 7 Scardinali eletti dall’assemblea dei fedeli. Siamo una Chiesa democratica e abbiamo un organo Direttivo che dà una direzione amministrativa e politica alla chiesa. Gli Scardinali, a loro volta, votano un Tesoriere e un Presidente e il Direttivo nomina appunto il Pappa, non obbligatoriamente all’interno del Concistoro, ma una persona di comprovata fede pastafariana, una figura giusta e corretta per condurre la chiesa. Il Pappa rimane in carica per la stessa durata del Concistoro, attualmente per tre anni. Gli Scardinali nominano anche i Frescovi, ossia coloro che coordinano le attività dei ministri di culto su tutto il territorio nazionale. Poi ci sono i parrocchetti che hanno una pannocchia (parrocchia) a disposizione e sotto ancora ci sono i Beverendi o beremiti.”

Sinceramente sembra, davvero, una presa in giro alle figure della chiesa cattolica

“In realtà, non è così perché sono loro che hanno copiato noi. I Pastafariani discendono dai pirati.  L’età dell’oro dei pirati è avvenuta  molti secoli  prima dell’anno zero".

Dove sono le vostre chiese in Italia?

“Devo fare una premessa: in un raro momento di sobrietà, il Prodigioso Spaghetto Volante, apparve al pirata Mosey sulla cima del monte Sugo e gli consegnò dieci condimenti. Mosey, durante il suo viaggio di ritorno ne perse due, noi abbiamo quindi otto Condimenti pastafariani. Semplicemente otto consigli (non veri dogmi) contraddistinti da un immane spirito di tolleranza infatti iniziano tutti con: “Io preferirei davvero che”. Per rispondere alla sua domanda uno di questi recita così: Io preferirei davvero che tu evitassi di erigere chiese/templi/moschee/santuari multimilionari in onore della mia spaghettosa bontà, perché tali soldi potrebbero essere meglio spesi per (fai la tua scelta): A. Sconfiggere la povertà B. Curare le malattie; C. Vivere in pace, amare con passione, e ridurre il prezzo delle connessioni internet. Sarò anche un essere onnisciente dai carboidrati complessi, ma apprezzo le cose semplici della vita. Dovrei saperlo, no? Io SONO il Creatore! Non abbiamo chiese o templi, ma sentiamo comunque il bisogno di riunirci per le nostre teglie di preghiera, per questo motivo  le cucine di tutta Italia, per esempio, diventano luoghi di culto pastafariani,  i ristoranti,  il pub sotto casa,  le librerie etc. Insomma, le nostre chiese sono tutti quei luoghi che decidono di aprire le porte al Prodigioso Spaghetto Volante.”

Ma perché ogni cosa fa riferimento al cibo? “Teglie di preghiera”?

“Il nostro dio è un mostro fatto di spaghetti condito con un sugo di polpette. Molto americana come rappresentazione, ma oggettivamente è fatto così . E, noi siamo fatti a sua immagine e somiglianza. Che cos’è  il DNA con la doppia elica ritorta, se non un fusillo. La pasta è l’elemento fondante della nostra vita e non ce ne siamo mai resi conto.”

“Ma davvero credete che il vostro dio abbia l’aspetto di uno groviglio di spaghetti, oppure è semplicemente un modo un po’ bizzarro di rappresentarlo?

“Non lo sappiamo non è rilevabile dai nostri sensi né dalle nostre strumentazioni. Questo è un dogma di fede. Non siamo mai riusciti a percepirlo né a rilevarlo, sappiamo che è un mostro di spaghetti perché ciò è scritto sui nostri testi sacri. Da millenni è rappresentato in quel modo dai profeti, ma come ho già detto la nostra è una religione scientifica e, quando qualcuno dimostrerà che non è fatto così, saremo pronti a ricrederci. E comunque, con la moltiplicazione della pizza e degli gnocchi di cui si parla in questo periodo, cominciamo a capire quanto la nostra religione sia forte perché la concorrenza inizia a rubarci le idee.” (ride)

Cosa rispondete a chi considera la vostra religione una follia?

“Gli chiederei a mia volta quale religione non lo è. Se non possiamo affidarci esclusivamente alla nostra sensorialità dobbiamo inevitabilmente condire la vita con un pizzico di follia e credere nell'immaginabile. Steve Jobs disse: "Stay hungry, stay foolish". Noi siamo assolutamente d'accordo, la nostra fame ci riempie il cuore d'amore. Poi non mi sembra così folle sentirsi pieni, anche d'amore, dopo una spaghettata. Avere fame porta ad essere nervosi e litigiosi. C’è chi pratica il digiuno. E i folli saremmo noi.”

Poco fa ha parlato di ‘Condimenti’, sono i vostri Comandamenti?

“No, noi non abbiamo Comandamenti, ma solo suggerimenti. Indicazioni per poter arrivare al nostro Paradiso; ‘Io preferirei davvero che tu evitassi….’

Sono curiosa di sapere come rappresentate il vostro Paradiso

“È un vulcano di birra sempre fresca e frizzante al punto giusto e una fabbrica di spogliarelliste e spogliarellisti sempre a disposizione, questo è il paradiso che vorremmo raggiungere quando sarà arrivata la nostra ora.”

Ho quasi timore a chiederlo, ma com’è invece l’inferno?

“È un luogo tremendo, ma molto difficile per noi da raggiungere perché non abbiamo peccati. Si tratta di un vulcano di birra calda e sgasata e una fabbrica di spogliarellisti e spogliarelliste, ma questa volta, appestati da qualunque malattia venerea.”

Ah ecco, ci racconta come si è avvicinato a questo genere di culto così particolare?

“In realtà siamo tutti Pastafariani, anche se ancora molti non si rendono conto. Per quanto mi riguarda, circa 10 anni fa a Lecco ho assistito a una bellissima e divertentissima manifestazione di Pastafariami, il Prodigioso mi ha toccato con le sue pappardellose appendici e sono rimasto incantato da lui.”

È difficile veicolare un messaggio come il vostro, come ci riuscite?

“Se riesco a parlare di religione, spero anche di trasmettere il giusto messaggio. E comunque, in diversi Stati del mondo il Pastafarianesimo è riconosciuto come una vera e propria religione. In Italia siamo ancora un ente morale di culto, ma il nostro primo obiettivo  è proprio quello di farci riconoscere come religione al pari dei Valdesi o dell’Unione induista italiana, per esempio. Il passo successivo è poi quello di ottenere un concordato che ci permetterebbe di avere l’otto per mille”. Se lo Stato italiano riconosce la religione cattolica ed è perfino condizionato da essa, la stessa cosa può farla anche con il Pastafarianesimo. A qualcuno questo può sembrare assurdo, ma in fondo tutte le religioni hanno qualcosa di assurdo, no?”

Ma come pretendete di essere considerati “seri” e non parodistici quando vi presentate addirittura con uno scolapasta in testa. Non sembra l’ennesima presa in giro?

“Se passasse quel messaggio sarebbe bellissimo.”

La presa in giro?

“Ma si! Abbiamo una visione giocosa della religione. Abbiamo voglia di vivere, di divertirci e quando facciamo le nostre processioni è tutta una festa. La  gente balla e inneggia al Prodigioso. Perché si deve essere sempre seri e cupi?” La concezione della fede come sofferenza in attesa della redenzione, non mi appartiene. Esiste un’alternativa, il Pastafarianesimo lo è."

Lei non è sempre stato Pastafariano?

“Io sono battezzato e cresimato, sono stato cattolico per molti anni della mia vita. Il nostro Pastezzo (Battesimo) però non viene impartito ai minorenni. Li accogliamo nella ciurma, certo, ma  non li consacriamo come appartenenti alla nostra fede finché non raggiungono la maggiore età, devono essere consapevoli della propria scelta. Questo è uno dei nostri capisaldi.”

Quindi a un suo futuro figlio non imporrà il suo credo?

“No, ma sono un essere umano fallibile e, visto che nella mia vita c’è il Prodigioso Spaghetto Volante, sarà inevitabile parlare di lui e crescere un mio ipotetico figlio secondo i valori della mia fede. Pertanto, non posso certo evitare di influenzarlo, ma sarà libero di accogliere il credo che riterrà più vicino alla sua essenza. La religione è una cosa molto intima.”

Qual’ è il vostro rapporto con le altre religioni?

“Vogliamo loro un sacco di bene. Finché non influenzano la nostra vita, facciano quello che vogliono, ma senza imporre niente. Dal nostro punto di vista non c’è alcuna differenza tra noi e i nostri principali concorrenti, tranne la numerosità e il radicamento storico nel territorio oltre ai tanti soldi che noi non abbiamo.”

Avete un problema e volete chiedere aiuto al vostro dio

“Si, lo facciamo e lui ci ignora.”

Vi ignora?

“È sbronzo! (ride). Noi Pastafariani siamo consapevoli che il Prodigioso ci ignora, o meglio ci aiuta quando è lui a deciderlo, non perché lo chiediamo noi. Per questo serve una chiesa che aiuti il prossimo, che guardi vicino a sé e non in alto.  A noi interessa stare accanto ai fedeli e anche ai non fedeli. Chi non vorrà mai essere Pastafariano avrà sempre il nostro sostegno. Al nostro dio non interessa affatto se si crede in altre religioni, non è geloso.”

Non vorrei, in nessun modo essere irrispettosa,  ma  a cosa serve venerare  un dio che non vi aiuta ed è sempre ubriaco?

“Perché ci ha creato in un mondo fantastico e confusionario. Ci ha dato i Condimenti, che sono linee guida bellissime. Perché la pasta è buona e la birra di più. Perché siamo liberi come pirati e, non c’è niente di più libero di un pirata che ondeggia sui mari con la propria nave."

Ma per essere liberi non c’è bisogno di appartenere a una religione. Si è liberi e basta, anche da un credo

“Questo è una grande discussione. Se io sono totalmente libero da tutto posso ammazzare qualcuno? La risposta è si. Ma se vivo in una società e ho una mia moralità, devo necessariamente subire le conseguenze di un omicidio. La libertà di tutti è quella di avere dei confini, dei suggerimenti dettati dalla fede. Gli atei non sono più liberi di me, né io più libero di loro.”

Quali le vostre feste religiose?

“Abbiamo il nostro giorno sacro che è il beverdì (venerdì). Nel Pastafarianesimo c’è anche il Navale (ci hanno rubato questa festa chiamandola Natale), Capitan Navale viaggia nel mondo  vestito di rosso e distribuisce i doni ai bambini. Durante la nostra Pasqua “di ristorazione” il Prodigioso Spaghetto Volante è risotto per noi e in quel giorno si trasforma in risotto”.  Questo è un discorso molto particolare e lung.”

Quanti sono i fedeli del vostro credo?

"In Italia migliaia. Nel mondo siamo miliardi e, comunque, sono Pastafariani tutti coloro che cominciano a porsi delle domande."

Correlati

Il nuovo shop di Sardegna Live

SardegnaLive mette in vendita una serie di prodotti tipici dell’Isola, scopri i cesti regalo, i prodotti per il corpo ed i gadget nel nostro shop online.

Scopri lo shop