Bergamo

'Papà coraggio' torna a casa, dimesso dall’ospedale: sta bene, ma il suo incubo continua

Mario Naclerio, il giovane papà che si è dato fuoco perché non riesce più a veder il suo bambino di appena tre anni è tornato a casa, ma è stato riportato in ospedale attraverso un TSO

'Papà coraggio' torna a casa, dimesso dall’ospedale: sta bene, ma il suo incubo continua

Di: Sabrina Cau


 “Non vedo mio figlio dal 27 luglio 2021aveva dichiarato Mario ai nostri microfoni lo scorso 5 gennaio -. Tutti i problemi sono iniziati quando la mia ex compagna ha deciso di lasciare Bergamo per tornare nella sua città d’origine e portare con sé il bambino. Non ero sposato con la madre di mio figlio e, quando ho deciso di interrompere la nostra relazione, si sono susseguiti una serie di spiacevoli avvenimenti e la mia vita è diventata qualcosa che non riesco neanche a definire con un termine appropriato, provo un dolore immenso nel vedere che mi vengono ostacolati i rapporti con mio figlio. Sto perdendo la speranza e la fiducia in tutto il sistema perché neanche le sentenze dei tribunali sembrano avere un valore. Intanto mio figlio cresce e io non ho nessun legame con lui”.

Mario Naclerio ha 33 anni è di origini campane, ma per motivi di lavoro è residente nella provincia di Bergamo. La sua protesta per riavere un rapporto con suo figlio dura da mesi. Il 25 dicembre 2021, davanti alla sede della cooperativa Solidalia di Romano di Lombardia (Bergamo) comincia anche uno sciopero della fame e della sete, sempre accompagnato dalla sua panchina blu, diventata ormai il simbolo di una protesta infinita per riavere i suoi diritti di padre.

Lo scorso 21 febbraio, Mario esasperato di fronte ad una situazione diventata insopportabile, si è dato fuoco all’interno della sua automobile in pieno centro a Romano. Fortunatamente salvato dall’intervento dei Carabinieri è  stato immediatamente ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove in tantissimi hanno manifestato per dimostrargli l’affetto e la vicinanza di cui ha tanto bisogno.

Il giovane papà si è ripreso e dopo le visite di routine è stato dimesso, ma il giorno dopo, sottoposto ad un TSO, è stato riportato in ospedale per altri controlli.

“Siamo all’assurdo, ieri sera sono stato dimesso dopo aver fatto tutte le visite opportune e stamattina ho parlato con il sindaco della brutta  situazione in cui mi trovo per chiedere aiuto. Subito dopo sono stato sottoposto ad un TSO”, dice Mario in un suo video pubblicato sulla pagina facebook Papà Coraggio “Addidittura…” aggiunge.

“Vi prego aiutatemi facendo girare questi video, adesso stiamo esagerando” – continua – mi sono visto arrivare a casa due camionette della Polizia e due ambulanze, è una vergogna”.

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