"Il nostro partito non ha apprezzato né può approvare il fatto che la presidente del campo largo sostenga con il centrodestra un esponente del centrodestra. Lo troviamo fuori da ogni logica". Con queste parole Roberto Deriu, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, interviene sul caso della presidenza dell’Egas, che ha creato una frattura evidente tra la governatrice e i democratici dopo una seduta d’Aula segnata dalle assenze nella maggioranza.

Il Pd contesta l’esito della votazione che ha confermato Fabio Albieri alla guida dell’ente, scelta maturata anche grazie al voto della presidente Todde insieme ai sindaci di centrodestra. Una decisione che Deriu definisce "illegittime dal punto di vista procedurale e inopportune dal punto di vista politico". E aggiunge: "È molto difficile spiegare agli elettori perché una coalizione progressista collochi in ruoli di responsabilità esponenti del centrodestra. È una logica che noi non capiamo, e che anzi rifiutiamo".

Il capogruppo dem esclude però manovre interne: nessun “tentativo da parte di qualche gruppo di boicottare i lavori”, solo una sfortunata coincidenza di assenze. Per Deriu resta comunque un passaggio segnato da “errori politici” della presidente.

Più concilianti gli alleati. Per il vicepresidente M5S Gianluca Mandas "pensare che all'interno di un'alleanza forte, comunque non possano nascere confronti, sarebbe ipocrita… l'importante è poi fare quadrato". Sulla stessa linea Salvatore Cau, vice capogruppo di Orizzonte Comune: situazioni del genere, sostiene, sono fisiologiche e superabili con il buon senso della maggioranza.