Alghero

Dolore e lacrime ad Alghero per l’ultimo saluto a Giuseppe Manca

Si fa fatica a trovare una risposta, a comprendere il perché un giovane incontri la morte prematuramente e a dire addio

Dolore e lacrime ad Alghero per l’ultimo saluto a Giuseppe Manca

Di: Cristina Tangianu


Visi segnati dalle lacrime e un dolore indescrivibile. Era stracolma la chiesa del Santissimo Nome di Gesù, dove questo pomeriggio sono stati celebrati i funerali di Giuseppe Manca, il parrucchiere 43enne di Alghero morto due giorni fa, dopo aver lottato contro una malattia che non gli ha dato scampo.

Amici che con Giuseppe hanno condiviso momenti di spensieratezza, colleghi di lavoro, conoscenti che si sono stretti al dolore dei due fratelli gemelli, Antonella e Mino, e dei cari nipoti.

Giuseppe era conosciutissimo, per la sua professione che tanto amava, ma soprattutto per il suo buon cuore. Una persona disponibile per gli altri, con una grande voglia di vivere e di mettersi in gioco. Aveva un sorriso per tutti, non sapeva dire di no ed era sempre alla ricerca di nuovi stimoli ed emozioni. Amava viaggiare e adorava il suo Pepito, un bulldog francese dal quale non si separava mai, anche lui venuto a mancare qualche settimana fa.

È questo che oggi gli amici, ancora increduli, hanno ricordato di Giuseppe. Si fa fatica a trovare una risposta, a comprendere il perché un giovane incontri la morte prematuramente e a dire addio.

Durante l’intensa omelia, don Giampiero ha chiesto ai presenti di aprire il proprio cuore alla speranza. “La morte - ha detto - è un’eredità di tutti gli uomini. Per Giuseppe è arrivata troppo presto. Questo è un momento difficilissimo, un momento da affrontare con la cristiana speranza”.

“Era un uomo semplice e giusto – ha continuato -. Un uomo che è riuscito a legare con tutti. Un uomo forgiato fin da piccolo al dolore. Ha superato il momento della malattia con la speranza".

Giuseppe nel 2019, a 37 anni, scoprì di avere cellule tumorali sparse tra polmone, fegato, rene, inguine e ascella. Fece un anno di chemioterapia e in seguito, piano piano, cercò di riprendere in mano la vita che aveva lasciato. Un mese e mezzo fa circa un nuovo ricovero.

La sua generosità e sensibilità l’ha mostrata fino all’ultimo quando mi chiese di dare voce al suo appello: sensibilizzare le persone sul tema della prevenzione per la salute. “Fare visite di controllo, anche quando pensiamo si tratti di una fesseria. Non lasciamo che il tempo scorra”.

Un messaggio che don Giampiero ha ripreso nella sua omelia parlando di Giuseppe come un uomo puro di cuore: "Il tema della speranza di chi lottando vuole che si faccia prevenzione", per mettere a riparo la propria salute. "In ciascuna persona - ha detto infine il parroco - ha lasciato un segno indelebile. Gli auguriamo di riposare in pace”.

Il tuo appello caro Giuseppe è arrivato a tutti noi, mi auguro che a te sia arrivato tutto l’amore, l’affetto e la stima che ogni persona oggi presente nutrirà per sempre per te.

Riposa in pace Giuse

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