In Sardegna

Fusione aeroporti Alghero-Olbia, la Regione tira dritto ma i sindaci sono preoccupati

L’assessore Moro ha annunciato il ricorso contro l’operazione ma Campus, Conoci e Nizzi non sono d’accordo

Fusione aeroporti Alghero-Olbia, la Regione tira dritto ma i sindaci sono preoccupati

Di: Redazione Sardegna Live


La Regione ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso al tribunale delle imprese di Cagliari contro la fusione, già deliberata, degli aeroporti di Olbia e Alghero in un'unica società ma i sindaci del nord Sardegna fanno pressing per impedirlo.

“La Regione è obbligata a tutelare in tutte le sedi opportune i propri interessi, e quindi i diritti dei sardi, pertanto procederà con l'impugnazione” aveva ribadito ieri l'assessore dei Trasporti Antonio Moro preannunciando il ricorso. “Non capisco cosa ci sia da preoccuparsi”, aggiunge rispondendo ai giornalisti a margine di una conferenza stampa replicando ai sindaci Nanni Campus di Sassari, Settimo Nizzi di Olbia e Mario Conoci di Alghero, tutti esponenti di area del centrodestra, che hanno espresso in coro la propria contrarietà alla linea della Regione.

“Non capisco la preoccupazione - ribadisce Moro - dal primo giorno tutti dicono che questa operazione è legittima e rispetta tutte le norme, garantisce il pubblico e il privato. Poi, però, si scopre che l'Enac dice di no, che ci sono altre autorità che hanno pareri diametralmente opposti e oggi si chiede alla Regione di non attivare un'impugnativa che garantisce la salvaguardia dei diritti della stessa Regione”.

“Comprendo le ragioni dei sindaci soprattutto quelle del primo cittadino di Olbia - dice ironicamente l'assessore riferendosi a Nizzi - che diventa il sindaco anche dell'aeroporto di Alghero, capisco un po' meno le altre posizioni”. La tesi è che la famosa delibera sulla fusione che sarà perfezionata alla fine di settembre, non sarebbe dovuta essere fatta: “Se ci avessero dato il tempo di analizzare bene tutto il dossier sarebbe stato diverso - spiega il titolare dei Trasporti - ora siamo obbligati a tutelare gli interessi dei sardi”.

Moro sostiene che “la fusione prospettata limita i compiti, le funzioni e le potestà della Regione all'interno della compagine societaria, impedendole di esercitare ruoli che le sono propri come quelli di indirizzo, verifica e controllo”. Domani sul tavolo della Giunta regionale approderà la delibera che darà mandato al collegio di avvocati di procedere con l'impugnazione.

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