Aou, intervento salvavita "Ecmo Mobile” a Carbonia
L’episodio è accaduto domenica scorsa
Di: Antonio Caria
Importante intervento salvavita domenica scorsa per un paziente settantenne, ricoverato nella Rianimazione di Carbonia per una grave insufficienza respiratoria, refrattaria ai trattamenti convenzionali, e trasportato a Sassari grazie alla nuova “missione” Ecmo mobile, utilizzando il macchinario per ossigenare il sangue artificialmente.
Un lavoro di squadra che ha visto insieme l'Aou di Sassari, l'Areus e l'Assl di Carbonia con l'ospedale Sirai, portato avanti anche attraverso l’impiego dell'elicottero di base a Olbia e di una nuova ambulanza tecnologicamente avanzata.
L'equipe Ecmo infatti, composta da un anestesista, un cardiochirurgo, un perfusionista e un infermiere di area critica, è partita da Sassari alle 17.30 ed è arrivata in soli 35 minuti a Carbonia trasportata dal mezzo dell'elisoccorso. Al rientro, invece nel tragitto Carbonia-Sassari, con partenza alle 23.00, è stata impiegata una nuova ambulanza in dotazione all’azienda di Viale San Pietro.
Il paziente adesso si trova ricoverato nella Rianimazione del Santissima Annunziata dove, secondo i medici, è in condizioni stabili, sotto trattamento extra corporeo totale.
“Sassari si conferma centro di riferimento regionale Ecmo. Quanto messo in campo – ha sottolineato il direttore generale dell'Aou di Sassari – dimostra che il lavoro fatto in questi anni, coordinato dal professor Pierpaolo Terragni, ha reso la struttura in grado di intervenire ogni mese dell'anno, non soltanto durante la stagione influenzale”.
“Per le missioni Ecmo, come quella di domenica – ha dichiarato Piero Delogu direttore sanitario di Areus Sardegna – abbiamo ottenuto la certificazione aeronautica Enac all'utilizzo di queste apparecchiature sull'elicottero. Adesso, seguirà una procedura condivisa tra Areus e Aou per meglio definire le strategie operative da utilizzare in questi casi”.
Sul campo sono stati impegnati l'anestesista rianimatore Luigi Solinas, il cardiochirurgo Giangiacomo Carta, il perfusionista Alessio Moretto e l'infermiera Maria Dore. Il professor Pierpaolo Terragni da Sassari è rimasto in costante contatto con l'ospedale di Carbonia e il medico Mariano Cabras della Rianimazione, sino al termine dell'operazione di centralizzazione alla struttura di Sassari.
