Cagliari

Antonio D’Urso lascia la direzione dell’Aou di Sassari

Dal 21 marzo assumerà l’incarico di manager all'Azienda sanitaria Sud-Est Toscana

Antonio D’Urso lascia la direzione dell’Aou di Sassari

Di: Antonio Caria


Il direttore generale dell'Aou di Sassari Antonio D’Urso lascia la direzione dell’Aou di Sassari per assumere un incarico analogo in Toscana, all'Azienda sanitaria Sud-Est.

Con una lettera aperta, il manager ha voluto salutare tutto il personale dell'Aou e ringraziarlo per gli obiettivi raggiunti.

“Come è noto, il 21 marzo lascio l’incarico di direttore generale di questa Azienda ospedaliera per assumere analogo incarico presso l'Azienda sanitaria Toscana Sud-Est”, Così D’Urso.

“Un incarico di prestigio, come lo è stato quello ricoperto qui a Sassari dall'ottobre 2016, e per questo una scelta non facile su cui hanno contribuito anche motivazioni personali. Gli anni trascorsi a Sassari – prosegue il Direttore generale – sono stati impegnativi, caratterizzati dalla definizione dell’assetto aziendale reso problematico dalle caratteristiche storiche dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari e dalla incorporazione dell’ospedale Santissima Annunziata”.

“Ci sono stati dei momenti difficili – ha sottolineato D’Urso -. Mi riferisco, a esempio, alle criticità nei processi di fornitura di beni e di servizi – assicurate come è noto negli anni da proroghe di fatto –, alle carenze soprattutto di personale amministrativo, alle problematiche conseguenti alle condizioni logistiche e strutturali degli immobili ospedalieri”

“Durante questi anni, ho dovuto prendere delle decisioni complesse – ha aggiunto –, ma che sono riuscito ad affrontare adottando uno stile direzionale aperto e di ascolto, grazie all’appoggio e al sostegno dei professionisti tutti di questa Azienda ospedaliera che, in ragione del diverso ruolo ma con lo stesso impegno e sacrificio, hanno reso possibile con grande dedizione la cura dei pazienti che alla nostra Azienda ospedaliera si sono rivolti”.

A suo modo di vedere “Tanti sono gli obiettivi che abbiamo raggiunto insieme e che ci hanno visto protagonisti: dall'approvazione del primo atto aziendale di questa Aou, che ha definito le modalità di integrazione della componente ospedaliera e di quella universitaria, alla creazione dei dipartimenti tra cui l’innovativo dipartimento delle Professioni sanitarie che valorizza il ruolo del personale infermieristico, ostetrico, tecnico e di supporto nell’organizzazione ospedaliera, dalla certificazione dei fondi contrattuali – mai avvenuta dall’atto di costituzione dell’Azienda – alla definizione del processo di liquidazione ai diversi operatori economici di fatture non pagate che ha determinato ad oggi la corresponsione in due anni di circa 71 milioni di euro per forniture rese all’Aou quindi alla stabilizzazione del personale precario, qualcuno anche da 15 anni”.

“E ancora, – rimarca D’Urso – dall’avvio dei lavori del nuovo ospedale con l’abbattimento del Palazzo Rosso per la realizzazione della palazzina del dipartimento Tutela salute donna e bambino alla ristrutturazione del pronto soccorso, dalla ristrutturazione di alcuni reparti di degenza alla riqualificazione delle sale operatorie dell’ospedale Santissima Annunziata, quindi dal nuovo DH oncologico alla definizione di percorsi assistenziali, tra cui ricordo quello per il tumore al seno, per i disturbi nel sonno in età pediatrica e per il melanoma”.

Io suo ringraziamento è andato ai  direttori di strutture, personale della dirigenza medica, sanitaria, amministrativa e tecnica, del comparto ed alle Organizzazioni Sindacali “Con i quali abbiamo portato avanti un lavoro improntato alla trasparenza e al continuo confronto, sempre sul piano della correttezza tra le parti”.

Un altro grazie è andato al dottor Nicola Orrù e al dottor Lorenzo Pescini “Che, con me, hanno creduto nelle potenzialità di questa Azienda ospedaliero universitaria e al personale della segreteria della direzione che in questi due anni e mezzo si sono succedute”.

Poi  al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all'assessore regionale della Sanità Luigi Arru e al magnifico rettore dell'Ateneo turritano Massimo Carpinelli, “Con i quali abbiamo condiviso il progetto dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari come nodo hub di riferimento del Nord Sardegna”.

“Un grazie ai consiglieri regionali quindi al Sindaco di Sassari e all'amministrazione comunale, all’Arcivescovo di Sassari e al Prefetto che mi hanno supportato nei tanti momenti istituzionali difficili. Raccolgo in Toscana – queste ancora le sue parole – un testimone importante, per portare avanti una sfida di grande responsabilità nel guidare la più grande azienda sanitaria della Toscana, la seconda in Italia, per estensione territoriale, circa 11.560 km² con una popolazione di circa 800.000 abitanti”.

“Si chiude quindi per me un'esperienza importante in Sardegna dove mi sono sentito – io di origine isolana – cittadino di questa Isola e, ancora di più, di Sassari – ha  aggiunto –anche per l'affetto e la simpatia che ho ricevuto dalle persone, donne e uomini, pazienti, familiari, cittadini che ho conosciuto in questi quasi tre anni di incarico”.

“Ritengo che l’Azienda ospedaliera universitaria che lascio cominci ad avere un soddisfacente grado di maturità e un proprio assetto organizzativo che – questo il suo augurio – possa migliorarsi sempre più.  Per ognuno di Voi il mio personale augurio affinché – si legge in conclusione della lettera – possiate continuare a lavorare nel rispetto dei principi morali che ci siamo dati nell’atto aziendale e per rendere migliore l’esperienza del Paziente in Ospedale”.

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