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È stato trovato questa mattina il corpo senza vita di Ciriaco Gusai, l'allevatore 69enne scomparso domenica pomeriggio. L'auto dell'uomo era stata rinvenuta nel podere di sua proprietà nelle campagne di Siligo, ma di lui nessuna traccia.
Oggi il tragico epilogo. Il cadavere dell'allevatore è stato rinvenuto in un canalone ricoperto da sterpaglie nei pressi del suo terreno ai piedi del Monte Santu. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale che dovrà accertare le cause del decesso. Secondo i primi accertamenti, non sarebbero riscontrabili segni di violenza. L'uomo sarebbe morto in seguito a un malore.
LA SCOMPARSA
L’uomo si era allontanato dalla sua abitazione nel pomeriggio di domenica 27 luglio senza fare ritorno. Alcune ore più tardi, i familiari avevano dato l'allarme. “È scomparso Ciriaco Gusai, di 69 anni, nell’agro di Siligo – scriveva il nipote del 69enne in un appello pubblicato su Facebook –. Non si hanno più sue notizie da domenica sera, intorno alle 17:30. Chiediamo a chiunque avesse visto qualcosa o avesse informazioni utili di contattare immediatamente le forze dell’ordine o la nostra famiglia. Vi prego di condividere il più possibile. Ogni aiuto può fare la differenza”.
LE RICERCHE
Le ricerche sono andate avanti per giorni senza sosta, a Siligo e dintorni. L'allarme è scattato lunedì, quando i familiari hanno diramato anche numerosi appelli sui social network.
In azione nelle campagne del Meilogu numerose squadre di soccorritori e volontari provenienti anche da Lollove e Orune (paesi d'origine di Gusai). Le squadre hanno scandagliato aree agricole, burroni, boscaglia e colline fra Siligo, Banari e Bessude.
La Prefettura di Sassari ha coordinato le operazioni condotte dagli uomini del Soccorso alpino e speleologico di Sassari e della Guardia di Finanza di Nuoro, i Carabinieri con anche lo Squadrone Cacciatori di Sardegna, i Vigili del fuoco, Corpo Forestale, alcune unità cinofile e le Compagnie barracellari di Banari e Bessude. Gli inquirenti avevano effettuato una scansione aerea dell’area grazie all’elicottero. A sorvolare la zona anche un velivolo dei Carabinieri e diversi droni.