Enrico Pulisci, delegato della Rsa Eurallumina, si è unito stamattina a una delegazione composta da una quarantina di operai e rappresentanti sindacali per dirigere verso la Capitale da Cagliari, dove parteciperanno a un incontro convocato dal ministro Adolfo Urso per discutere della situazione dello stabilimento di Portovesme. "Dopo 13 giorni di lotta sul silo per avere un incontro al Mimit - ha affermato Piìulisci - un incontro che non sia interlocutorio, oggi siamo a Roma con l'obiettivo di dare continuità amministrative e finanziarie all'azienda".

"In Irlanda, Germania e Svezia non hanno sanzionato l'azienda (per il conflitto tra Russia e Ucraina, ndr), mentre in Italia sì, siamo un unicum, adesso basta. Vogliamo parità di trattamento, bisogna rilanciare un impianto che può dare 400 milioni di euro di investimenti e 1.500 buste paga. La vertenza dell'Eurallumina va chiusa", ha concluso Pulisci.

Dopo che quattro operai hanno protestato in cima a un silo alto 40 metri nello stabilimento, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha visitato il sito. I lavoratori dell'Eurallumina ora attendono speranzosi notizie positive dall'incontro odierno, in particolare riguardo alle sanzioni imposte dal governo italiano alla proprietà legata al magnate russo Oleg Deripaska attraverso una società cipriota che controlla la Rusal.

Recentemente, la Rusal ha annunciato l'intenzione di interrompere i finanziamenti a partire dal 31 dicembre, mettendo così in stand-by il piano di rilancio dello stabilimento di Portovesme.