Negli ultimi giorni, è stata introdotta presso l'ospedale Segni di Ozieri una piattaforma di ultima generazione per il monitoraggio avanzato dei parametri cardiocircolatori, particolarmente benefica per i pazienti fragili e instabili.

Installata recentemente presso l'Anestesia dell'ospedale del Logudoro, la nuova piattaforma fornisce dati dettagliati e avanzati su pressione, flusso e ossimetria tissutale, tutto in un'unica apparecchiatura, consentendo un trattamento personalizzato adattato alle necessità individuali dei pazienti. Grazie al monitoraggio proattivo offerto, è possibile ottenere miglioramenti misurabili. Le maggiori capacità e l'ottimizzazione del software permettono di visualizzare in modo integrato tutte le informazioni necessarie su pressione, flusso e ossimetria tissutale su un'unica schermata, semplificando così la gestione delle situazioni critiche.

"Il dipartimento di emergenza-urgenza si arricchisce di nuove tecnologie in grado di migliorare l'offerta sanitaria dell'ospedale "Segni" che da ora sarà in grado di prendere in carico, e sottoporre a interventi di chirurgia complessa, anche pazienti critici gestendo con maggiore sicurezza le emergenze - spiega Giuseppe Carta, direttore del Dipartimento interpresidio di emergenza-urgenza della Asl di Sassari e direttore della Sc di Chirurgia dell'ospedale di Ozieri -. Questa nuova apparecchiatura ci consente di prendere in carico una più ampia gamma di pazienti e di eseguire interventi complessi e in emergenza con elevati standard di sicurezza, anche in un ospedale periferico come il nostro".

"Questa apparecchiatura di ultima generazione porta un notevole arricchimento dell'offerta assistenziale dell'ospedale Segni in quanto permette, attraverso un monitoraggio cardiovascolare avanzato, di gestire più precocemente e con maggiore precisione le problematiche di natura emodinamica e pressoria del paziente sottoposto a interventi di chirurgia maggiore, anche in pazienti con multi patologie pregresse o pazienti in corso di emergenza ospedaliera particolarmente critici e fragili", aggiunge Davide Piredda, direttore della struttura complessa di Anestesia e terapia sub intensiva dell'ospedale di Ozieri.