Nessun processo per peculato, ma sei mesi di messa alla prova per guida in stato d’ebbrezza. È la decisione del giudice del Tribunale di Sassari, Giuseppe Grotteria, nei confronti del sindaco di Cheremule, Salvatore Masia, coinvolto in un incidente stradale avvenuto nel marzo dello scorso anno.

Masia, al rientro da un incontro istituzionale ad Ardara, stava percorrendo la strada provinciale 128 bis alla guida di una Renault Megane Tech di proprietà del Comune quando si scontrò con un’altra auto condotta da una donna. Fortunatamente nessuno rimase ferito, ma il veicolo dell’amministrazione fu completamente distrutto.

I carabinieri, intervenuti per i rilievi, sottoposero il sindaco all’alcoltest, risultato positivo con un tasso superiore ai limiti di legge. Da qui la denuncia e l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Sassari, che aveva ipotizzato anche il reato di peculato per l’utilizzo dell’auto comunale.

Il giudice ha però escluso tale accusa, ritenendo che Masia stesse rientrando da un impegno istituzionale, ma ha confermato la responsabilità per guida in stato d’ebbrezza. Il sindaco dovrà quindi affrontare un periodo di sei mesi di messa alla prova per estinguere il reato ed evitare la condanna.