La siccità prolungata continua a mettere in ginocchio il nord-ovest della Sardegna. Come emerso nel tavolo di crisi attivato dalla Regione, i livelli degli invasi del Bidighinzu e del Temo hanno ormai raggiunto soglie critiche, costringendo all’attuazione di un piano di razionamento con restrizioni in numerosi centri. L’allerta rossa riguarda Alghero, Stintino, Porto Torres, Sorso, Sennori, Ittiri, Ossi, Thiesi, Tissi, Usini, Uri, Ploaghe, Bonorva, Villanova Monteleone, Macomer, Bosa e alcuni quartieri di Sassari serviti dal serbatoio di via Milano.

La situazione è sotto costante controllo da parte di Abbanoa, Enas, Adis ed Egas. Il gestore unico ha inoltre istituito un tavolo permanente con i Comuni interessati per condividere aggiornamenti e individuare soluzioni che riducano al minimo i disagi causati dalle chiusure dell’erogazione.

Da mercoledì 22 ottobre partiranno le chiusure notturne (dalle 22 alle 6) ad Alghero, seguite da quelle nei quartieri di Sassari — tra cui Lu Fangazzu, San Paolo, Monserrato e Monte Rosello medio — nei giorni 26, 28, 29 e 30 ottobre, con replica nelle stesse giornate anche a novembre. Interruzioni notturne sono previste anche a Stintino, Porto Torres, Sorso, Sennori, Ittiri, Ossi, Bosa e Macomer.

Dal 1° novembre scatteranno turni più rigidi: a Ossi, Sennori, Sorso, Thiesi, Usini e Bosa l’acqua sarà disponibile nei giorni pari, mentre a Bonorva, Ittiri, Ploaghe, Tissi, Uri e Macomer nei giorni dispari. Abbanoa garantirà un servizio sostitutivo con autobotti e scarrabili e fornirà supporto dedicato a scuole, strutture socio-sanitarie e persone anziane. Sono in corso anche verifiche su pozzi e sorgenti per individuare fonti alternative e ridurre, dove possibile, le restrizioni.