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Dietro ogni tragedia si cela il dolore di famiglie che devono fare i conti con rimpianti e rimorsi. Le parole di un padre risuonano forti: sono quelle di Giuseppe Sircana, padre di Francesco, uno dei ragazzi accoltellati a Sennori in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista, lo scorso 28 giugno. Il 21enne è stato raggiunto da una decina di coltellate, e si trova ricoverato in gravi condizioni al Santissima Annunziata.
Così, il padre, avvolto dal dolore, ha trovato il coraggio di condividere un messaggio ai giovani sui social: “Cari ragazzi, vi scrivo con il cuore in frantumi. Sabato 28 giugno la mia vita si è fermata. Da quel giorno, ogni ora è un peso, ogni pensiero è una ferita che si riapre. Non potete immaginare – e spero non dobbiate mai provarlo – cosa significhi per un genitore vedere il proprio figlio in quelle condizioni”, afferma.
“Oggi trovo il coraggio di scrivervi, e lo faccio con tutta l’anima – prosegue –. Vi scongiuro in ginocchio non rovinate la vostra vita e quella degli altri. State lontani dalla violenza, dalla droga, dall’odio e da tutte le cose negative. Non c’è nulla di forte o coraggioso nel farsi distruggere da queste cose. Vi promettono rispetto, vi promettono potere… ma vi lasciano solo macerie, vuoto, e occhi pieni di lacrime intorno a voi. Vi scongiuro: non ascoltate quella musica che inneggia alla morte, alla rabbia, alla distruzione. Quelle parole non vi rendono liberi, vi incatenano a una visione sbagliata della vita. Vi spingono contro tutto ciò che è amore, pace, famiglia. Non lasciate che la vostra mente venga avvelenata”.
“Ogni scelta che fate, ogni passo sbagliato, ogni sfida pericolosa… ricade anche su chi vi ama o su altre madri e padri che amano – scrive ancora l’uomo –. Ogni vostra caduta, ogni vostro errore, ogni vostra assenza… è un colpo mortale per un genitore. Non c’è condanna peggiore che vedere il proprio figlio che lotta tra la vita e la morte e non poterlo aiutare. Voi siete il futuro. Siete quelli che domani cureranno, guideranno, insegneranno, costruiranno. Siete la speranza di tutti noi. Ma il futuro si comincia a costruire adesso, non sprecate la vostra giovinezza per seguire la strada sbagliata”.
Il padre, affranto, scongiura: “Abbiate rispetto per la vostra vita e per quella degli altri. Abbiate cura dei vostri sogni. Abbiate pietà dei vostri genitori: non fateli soffrire. Non regalate loro notti d’ansia, lacrime nascoste, paure che non finiscono mai. Scegliete la gentilezza, l’impegno. Scegliete di essere diversi. Chi sceglie il bene, chi protegge e rispetta la propria vita e quella degli altri, non è debole: è un eroe”.