La Procura di Sassari ha deciso di aprire un'inchiesta sulla morte di Gianni Carta, commerciante di 91 anni in pensione, morto giovedì 13 novembre nel reparto Geriatria del Santissima Annunziata di Sassari, dopo 5 giorni di ricovero. La pm, Enrica Angioni, ha disposto l'autopsia, che sarà eseguita giovedì.

Secondo la denuncia ai carabinieri, presentata dai figli di Carta, a causare il decesso del loro caro potrebbe essere stata una caduta, in ospedale. "Abbiamo portato nostro padre al pronto soccorso la sera di sabato 8 novembre, perché aveva nausea, vomiti e dolori intestinali. Soffriva di demenza senile, ma si muoveva in autosufficienza. Lo abbiamo lasciato nelle mani dei medici, che ci hanno fatto firmare una liberatoria con la quale acconsentivamo che venisse legato al letto", racconta il figlio Ivan.

L’indomani, il trasferimento in Geriatria. Ed è lì che i familiari iniziano a preoccuparsi: “Quando siamo andati a trovarlo si lamentava per dolori alla schiena, e aveva un grosso livido sulla testa. Ci hanno detto che, dimenandosi, aveva sbattuto contro la sponda della barella. Abbiamo insistito affinché gli facessero delle radiografie o una tac”.

La tac fatta successivamente ha evidenziato "un ematoma con emorragia cerebrale e due vertebre fratturate. Era chiaro che qualcosa fosse successo", continua il figlio.

Insieme con gli altri quattro fratelli, hanno presentato denuncia ai carabinieri: "Nostro padre non è stato assistito nella maniera adeguata, e in più hanno cercato di nascondere che fosse caduto mentre era sotto la loro responsabilità".

Poi giovedì scorso, all'alba, la telefonata che mai avrebbero voluto ricevere: "Suo padre è morto".

Gianni Carta era originario di Austis e si era trasferito a Ottava, borgata di Sassari, nei primi anni Sessanta, per lavorare nel polo petrolchimico di Porto Torres. Poi aveva rilevato un negozio di generi alimentari a Ottava, e da allora era diventato un punto di riferimento per tutta la borgata. Un testimone passato ai figli che hanno trasformato il negozio in un minimarket. "Vogliamo chiarezza, per nostro padre, e per tutte le persone che si affidano alle cure dell'ospedale".