Ancora una volta, il corpo di una donna diventa terreno di scontro sui social. Ancora una volta al centro della polemica è l’assessora regionale sarda Desirè Manca, finita nuovamente nel mirino per il suo abbigliamento durante un evento pubblico. Tra applausi e critiche, la rete si divide: c’è chi ne esalta la libertà di espressione e chi, invece, la accusa di non rispettare la “sobrietà” richiesta dal ruolo istituzionale.

L'assessora al Lavoro non è nuova a polemiche legate al suo look spregiudicato e piuttosto informale, che ha attirato già in passato le critiche di oppositori politici e utenti del web.

Una questione che non ha allontanato l'esponente pentastellata sassarese dal favore dei suoi elettori, i quali l'hanno premiata alle regionali del 2024, dove è risultata la candidata consigliera più votata in assoluto in Sardegna.

«IL SENO IN VISTA LE FA PERDERE CREDIBILITÀ»

L'ultimo commento su Facebook arriva da una donna. «Sto per dire una cosa molto stupida e superficiale, ma la voglio dire lo stesso – ha scritto nei giorni scorsi un utente in un post riportato sui suoi canali dalla stessa assessora Manca –. Desirée Manca si presenta spesso con un abbigliamento che suscita un pensiero dominante, magari è voluto, magari io non capisco, magari sono bigotta e non ne sono abbastanza consapevole, ma si veste in un modo che io riesco a pensare solo "TETTE"».

«Qualsiasi cosa dica nelle mia testa lampeggerebbe a intermittenza la scritta TETTE. Magari è una tecnica raffinata, non so, per me le toglie un po' di credibilità, come la toglierebbe a un uomo col pacco in evidenza o la canottiera da bisticcio. Il seno è una parte del corpo che non può essere ritenuta neutrale e se viene esposta e sottolineata non ci si può stupire di eventuali commenti. Magari non sarà cosi ovunque e in ogni cultura, ovviamente, ma nella nostra sì», conclude l'utente nel post.

L'ASSESSORA: «QUESTA È VIOLENZA»

Il commento, l'ennesimo di questo tenore, non è passato inosservato e ha scatenato la reazione piccata dell'esponente della Giunta Todde. «Questa è violenza – ha scritto Desirè Manca sulla sua pagina Facebook –. Pura violenza. Violenza di una "donna" verso un' altra donna. Queste sono le insegnanti dei nostri figli, coloro che dovrebbero rispettare il prossimo, coloro che dovrebbero insegnare il valore del rispetto e la ricchezza della diversità. Mi dicono che sia insegnante della scuola superiore.Non commenterò, mi spiace solo che possa avere a che fare con i nostri ragazzi».

«GIUDICATE IL LAVORO, NON IL LOOK»

La presidente del Gruppo consiliare M5s, in passato consigliera comunale a Sassari, già in passato era stata additata per le sue trasparenze e décolleté. Outfit troppo provocanti, a detta di molti, per prendere parte a riunioni e assemblee nelle principali sedi di governo dell'Isola. «Desirè è questa. È la donna che vedete – aveva replicato già allora l'assessora Manca –. E non sarà certo un’aula istituzionale a cambiarne la personalità. Mi si dovrebbe giudicare per il mio lavoro, per le proposte che ho fatto nelle assemblee, non per queste sciocchezze».