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Nelle nuove sale del Museo d'Arte della Provincia di Nuoro si è tenuto nella serata di ieri, giovedì 18 dicembre, un evento celebrativo organizzato dalla Provincia stessa in onore del ventesimo anniversario del Canto a tenore, riconosciuto come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dall'UNESCO.
Si è trattato di un momento intenso di riflessione e condivisione dedicato a una delle espressioni più autentiche e caratteristiche della cultura sarda, simbolo di un patrimonio immateriale che continua a prosperare nelle comunità, nella trasmissione intergenerazionale e nella vita quotidiana dei territori.
A vent'anni dal suo primo riconoscimento, il Canto a tenore non è solo un ricordo del passato, ma una pratica viva e attuale che narra l'identità profonda dei sardi e si proietta verso il futuro, preservando i suoi valori culturali, musicali e sociali.
La Provincia di Nuoro conferma il suo impegno nella protezione e promozione delle tradizioni culturali, riconoscendo nel patrimonio immateriale un pilastro fondamentale per l'identità, la coesione e lo sviluppo delle comunità locali.
Già agli inizi degli anni Duemila, la Provincia di Nuoro ha rilevato la fragilità del Canto a tenore di fronte ai cambiamenti socio-economici: la crisi della cultura pastorale, le trasformazioni sociali e il turismo spesso superficiale minacciavano di alterare la diversità dei repertori e le forme originali di esecuzione.
Da questa consapevolezza è nato un percorso di salvaguardia e valorizzazione che ha culminato nel 2005 con il Canto a tenore sardo dichiarato Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità e nel 2008 con il definitivo riconoscimento come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità UNESCO, sottolineando l'unicità di questa forma polifonica e l'importanza di preservarla per le generazioni future.
Il 2025 segna il ventennale del primo riconoscimento, un traguardo significativo che invita a fare il punto sul lavoro svolto insieme ad associazioni, istituzioni culturali e mondo accademico, e a riflettere su quanto ancora sia necessario fare per garantire una tutela efficace e rispettosa dell'integrità di questo patrimonio.
Nel suo intervento, il Presidente della Provincia di Nuoro, Giuseppe Ciccolini, ha sottolineato il valore storico e politico del percorso che ha condotto al riconoscimento UNESCO del Canto a tenore: "Questo anniversario è prima di tutto un atto di gratitudine e riconoscenza. Il percorso che ha portato al riconoscimento UNESCO del Canto a tenore nasce anche dalla visione e dall’impegno politico e culturale dell’allora Presidente della Provincia Francesco Licheri, che seppe comprendere, prima di molti altri, il valore strategico della cultura e dell’identità per il futuro dei nostri territori".
Il Presidente Ciccolini ha quindi ribadito il ruolo centrale che la Provincia continua a svolgere, nonostante la perdita formale di alcune competenze: "In una fase storica in cui la politica nuorese, sia comunale che provinciale, seppe mettere la cultura al centro dell’azione pubblica, la Provincia di Nuoro dimostrò una visione lungimirante. Già dalla metà degli anni Novanta e per i decenni successivi, sotto la guida di Presidenti come Giuseppe Pirisi, Francesco Licheri e Roberto Deriu, si è sviluppata una forte sensibilità che ha spinto le istituzioni a investire risorse importanti nella cultura.
Sono stati anni decisivi, - ha sottolineato - nei quali sono nati i principali musei, si sono rafforzate le istituzioni culturali e Nuoro è diventata un punto di riferimento riconosciuto. Oggi siamo eredi di quella stagione e abbiamo il dovere, anche in una fase come quella attuale, di rimettere la cultura al centro delle politiche pubbliche, come leva di identità, coesione e sviluppo per il territorio".
"Celebrare il Canto a tenore – ha concluso – significa assumersi un impegno: tutelarlo, valorizzarlo e trasmetterlo senza snaturarlo, rispettandone i valori intrinseci. È un patrimonio vivo che ci parla del passato, ma soprattutto ci chiede responsabilità verso il futuro".
La Provincia di Nuoro conferma così la propria attenzione verso le politiche culturali e il patrimonio immateriale, nella consapevolezza che la cultura non è un ornamento, ma una risorsa essenziale per lo sviluppo umano, sociale e identitario della Sardegna.









