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“Sto entrando per un’ispezione a sorpresa nel Crp di Macomer in Sardegna, la prigione etnica dove sono rinchiuse persone non perché abbiano commesso un reato, ma perché non hanno un permesso di soggiorno in corso di validità”. Con queste parole, pubblicate su Facebook, l’europarlamentare Ilaria Salis annuncia la sua visita alla struttura sarda, al centro dell’attenzione anche per recenti episodi critici.
“Due giorni fa, da qui, otto persone sono state prelevate e deportate in Albania”, denuncia Salis, sottolineando le condizioni di detenzione dei migranti e l’utilizzo del CPR come strumento di espulsione piuttosto che di accoglienza o tutela.
Nel mese di maggio, secondo quanto riportato dalla parlamentare, nella struttura si sarebbe verificato uno sciopero della fame. Un detenuto, in segno estremo di protesta, si sarebbe persino cucito la bocca. “Sono qui per verificare le condizioni dei reclusi e il rispetto dei diritti fondamentali. Vi aggiorno”, conclude.
Salis terrà un incontro con la stampa oggi alle 17 a Cagliari, dove riferirà sull’esito dell’ispezione. Sempre nel capoluogo, in serata, presenterà Vipera, il libro scritto a quattro mani con Ivan Bonnin.