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Sono 117 i Comuni italiani chiamati alle urne oggi, 24 maggio, e lunedì 26, per l’elezione diretta dei sindaci e il rinnovo dei consigli comunali. Si vota dalle 7 alle 23 il sabato e dalle 7 alle 15 il lunedì. Dei 31 Comuni con oltre 15mila abitanti, spiccano Genova, Ravenna, Taranto e Matera, capoluoghi rispettivamente di Regione e di Provincia. Oltre due milioni i cittadini coinvolti, con possibile ballottaggio l’8 e 9 giugno, in concomitanza con i cinque referendum abrogativi sul lavoro e la cittadinanza.
Ma in Sardegna, Regione a statuto speciale, le urne resteranno chiuse per ora. Qui si voterà domenica 8 e lunedì 9 giugno, con eventuale ballottaggio il 22 e 23. Un calendario diverso che conferma l’autonomia dell’Isola e che accende i riflettori su una tornata elettorale che sarà decisiva per molti Comuni sardi, in un momento delicato per i territori interni e le zone costiere, alle prese con sfide legate allo spopolamento, ai servizi e allo sviluppo sostenibile.
Sulla scheda si potrà indicare un candidato sindaco e una lista, con la possibilità di esprimere due preferenze di genere diverso. Nei Comuni oltre i 15mila abitanti è ammesso il voto disgiunto. Nei più piccoli, vince chi prende più voti al primo turno; negli altri serve il 50% +1 o si va al ballottaggio.