In queste ore la comunità di Aritzo è sgomenta, sopraffatta da un senso di dolore che lascia attoniti e storditi a causa dell'ennesima tragedia che ha colpito il paese.

Le foto di Nanni Mereu, commerciante di 46 anni, circolano oggi sui social network riportando un sorriso che sembra contagioso, la serenità di chi si gode la vita nel suo pieno fiorire. È morto venerdì 3 ottobre, all'improvviso, a pochi passi dalla guardia medica del paese chiusa come spesso accade negli ultimi mesi.

UNA SERATA TRA AMICI, POI LA TRAGEDIA

Aveva trascorso una serata con amici quando, rientrando a casa, ha avvertito un malore mentre era alla guida del suo furgoncino. Quando i passanti si sono accorti di quanto stava accadendo si sono attivati per allertare i soccorsi, ma l'ambulanza in arrivo dall'ospedale di Sorgono "con solo infermieri a bordo", come raccontano i testimoni, non ha fatto in tempo a salvarlo. Nanni Mereu si è spento, a 46 anni, in una serata di inizio ottobre.

"UN TERRITORIO ABBANDONATO"

Un motto di dolore attraversa il paese, che negli ultimi anni troppo spesso ha dovuto fare i conti con morti improvvise. Nanni era stimato da tanti, viveva il paese e la sua presenza non passava inosservata nelle serate di festa e di convivialità.

La sua è l'ennesima storia di quello che gli abitanti definiscono "un territorio abbandonato, dove i servizi mancano e il diritto alla salute è negato alle persone". "Se la guardia medica fosse stata operativa – sostengono gli utenti sui social – forse sarebbe andata diversamente".

IN BARBAGIA SI MUORE DA SOLI

Ma in Barbagia la sanità territoriale vive una stagione drammatica. Di recente, un'inchiesta della trasmissione di Rai 3 Presa Diretta ha raccontato i disagi legati alla carenza di medici, infermieri e servizi in Barbagia Mandrolisai, con l'ospedale San Camillo di Sorgono sempre più sguarnito.

I tempi di attesa lunghissimi, gli appuntamenti previsti in località parecchio distanti fra loro, ore di auto da affrontare per una visita. "A me quello che pesa di più è viaggiare – raccontava un'ultraottantenne intervistata dall'inviata del programma –, quindi rinuncio. Sono anni che non faccio più visite. Se volessi andare in privato, chi me le paga? Non ho più soldi. Dovrei rifarmi i denti, ma come faccio? O mi metto i denti o rinuncio alla casa. Ormai siamo arrivati a questo punto".

Di pochi giorni fa è la notizia della morte di Maddalena Carta, medico di base di 38 anni di Dorgali, stroncata da un malore trascurato per ore. Doveva assistere i numerosissimi pazienti che aveva in carico e non ha voluto abbandonare il suo ambulatorio nonostante i forti dolori. Quando il fratello l'ha raggiunta a fine turno, ha trovato Michela piegata da fitte lancinanti: era ormai troppo tardi.