Sono sei le persone ricoverate per intossicazione alimentare da botulino. I carabinieri del Nas stanno cercando di capire cosa abbiano mangiato nei giorni scorsi, durante una festa in piazza a Monserrato, un bambino di 11 anni, attualmente ricoverato al Gemelli di Roma – le sue condizioni sarebbero gravissime – suo padre, una ragazzina di 14 anni, una donna di 62 e di altri due adulti.

Si sospetta, visti i sintomi, un'intossicazione da botulino. Da quanto si apprende, sotto i riflettori degli specialisti dell'Arma sarebbe finito del cibo etnico e in particolare del condimento proveniente da alcune confezioni per la preparazione di particolari pietanze speziate. Tutti avrebbero mangiato nello stesso chiosco di street food durante la Fiesta Latina che si è tenuta a Monserrato dal 22 al 25 luglio. Essendo il periodo di incubazione del botulino di 5/7 giorni non dovrebbero registrarsi ulteriori casi.

LA PRECISAZIONE DEL SINDACO

“In merito alle ultime notizie diffuse dai mezzi di stampa – scrive il Comune di Monserrato in una nota - il sindaco in data odierna, ha contattato il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione al fine di assicurarsi sulle condizioni mediche dei ricoverati e avere dati ufficiali sulla contaminazione dei cibi. È stato contattato immediatamente il dott. Iginio Pintor, Direttore del SIAN, il quale ha confermato i casi fino a ora accertati, assicurando del fatto che è estremamente improbabile il verificarsi di ulteriori casi, dato il lasso di tempo trascorso tra l’evento e il periodo normale di incubazione della tossina. I casi di intossicazione riguardano esclusivamente i soggetti che hanno consumato alcuni cibi evidentemente contaminati, mentre altri soggetti che hanno ugualmente consumato i predetti cibi, non hanno riscontrato alcun sintomo. Questo a significare che la contaminazione è stata estremamente circoscritta e limitata ai casi conosciuti. In ogni caso il SIAN ha prontamente allertato tutti i soggetti interessati, così da circoscrivere l’evento. Si ringraziano il dott. Pintor e il dott. Rossi del SIAN e la dott.ssa Aresu della Direzione Medica di Presidio presso Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari che hanno prontamente attivato tutte le iniziative del caso. La situazione sarà monitorata costantemente e, se del caso, seguiranno ulteriori comunicati”.