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Un incontro tra la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, durante la giornata di ieri, giovedì 24 luglio, a Villa Devoto (Cagliari), l'assessora della Cultura Ilaria Portas, l'assessore del Turismo Franco Cuccureddu e la professoressa Giuseppa Tanda, insieme ai sindaci dei Comuni coinvolti nel progetto "Arte e Architettura nella Preistoria della Sardegna", attraverso cui le Domus De Janas sono state designate patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO. Presenti all'evento anche i sindaci dei territori non inclusi nel riconoscimento. L'obiettivo principale dell'incontro era sviluppare una strategia inclusiva e condivisa tra tutte le parti coinvolte.
"Ci tenevo davvero tanto a rivedervi, soprattutto dopo il passaggio a Parigi - ha esordito la presidente Todde -. Appena conclusa quella fase, non vedevo l’ora di trovarci per mettere a terra il progetto e lavorare concretamente perché questo riconoscimento non sia solo un titolo formale, ma un’occasione di trasformazione reale, capace di cambiare la percezione del nostro patrimonio".
La governatrice ha sottolineato che il piano coinvolge tutti e 26 i membri e che la Regione si impegna a garantire uguale considerazione, mezzi e supporto anche ai Comuni originariamente non inclusi nella lista, seguendo un processo già stabilito dall'UNESCO e utilizzato in altre situazioni internazionali.
"Per me non esistono territori 'entrati' e altri 'rimasti fuori'. È fondamentale che risorse, fondazione e attività ruotino sin da subito attorno a tutti i soggetti coinvolti, per garantire pari passo, pari risorse, pari strumenti".
Una particolare attenzione è stata riservata al tema della mobilità e dell’accessibilità tra i siti: "Ho già parlato con l’assessora dei Trasporti. È indispensabile garantire collegamenti efficienti tra i siti: oggi è spesso impossibile spostarsi da un sito all’altro con i mezzi pubblici. Questo è un limite che dobbiamo trasformare in opportunità, creando occupazione e attrattività per un turismo culturale sempre più richiesto", ha dichiarato la presidente.
La presidente ha comunicato al termine della riunione che la futura fondazione per sostenere il progetto sarà integrata all'interno della Presidenza della Regione e accoglierà la collaborazione di tutti gli assessorati competenti, "Il mio compito sarà darvi strumenti, risorse e supporto. Monitoreremo insieme i rapporti con l’UNESCO e costruiremo un’identità condivisa, anche attraverso la comunicazione istituzionale. Il riconoscimento UNESCO è stato anche un successo geopolitico: l’Italia oggi è il Paese con più siti al mondo, anche grazie a questo progetto. Ora abbiamo il dovere di costruire, insieme".