Dodici multe di 30mila euro complessivi e il sequestro di 7,5 tonnellate di prodotti ittici sono il risultato di un'ampia operazione condotta dalla Guardia Costiera contro la pesca irregolare e la vendita di prodotti ittici non tracciati.

Questa azione, nota come "Anisakis", si è concentrata nella parte centro-meridionale della Sardegna, coinvolgendo i compartimenti di Cagliari e Oristano insieme ai circondari marittimi di Arbatax, Bosa, Carloforte, Sant'Antioco e Portoscuso. L'operazione ha preso di mira la catena di distribuzione ittica nei supermercati, nei negozi al dettaglio e nei ristoranti, oltre alle imbarcazioni soggette a controlli in mare per contrastare la pesca illegale di specie protette, effettuata in zone e periodi vietati, soprattutto durante il periodo di fermo pesca obbligatorio per lo strascico e il divieto di pesca per determinate specie ittiche a fini di tutela.

"I controlli hanno portato all'accertamento di 12 infrazioni amministrative (prevalentemente nella Città Metropolitana di Cagliari) per un totale di sanzioni per 30mila euro - spiegano dalla Capitaneria - e al sequestro di 7 tonnellate e mezzo di prodotto ittico".

Durante un'ispezione è stata individuata una struttura utilizzata per la conservazione, lavorazione e distribuzione di prodotti ittici, dove erano presenti celle frigorifere illegali e operazioni di surgelamento non conformi alle norme. Sono stati sequestrati 3,5 tonnellate di pesce senza documentazione sulla sua provenienza. Inoltre, tre pescherecci siciliani sono stati fermati per pesca illegale e i loro comandanti sono stati multati con 6mila euro ciascuno, oltre al sequestro di 150 kg di pesce pescato.