Dopo mesi di proteste, anche con un accampamento sotto il Consiglio regionale e uno sciopero della fame, arriva la stabilizzazione per i 26 operatori sociosanitari finora esclusi dalle assunzioni a tempo indeterminato. “Abbiamo dovuto manifestare – spiega Gianfranco Angioni, referente regionale dell’USB Sanità e portavoce del comitatofino a fare lo sciopero della fame per far valere i nostri diritti. Finalmente si garantisce il futuro di questi professionisti e la dignità di tutti i lavoratori del settore sanitario”.

In una nota, i sindacati sottolineano che “oggi celebriamo non solo l’assunzione di questi professionisti, ma una vittoria per tutti i lavoratori che, come i 26 Oss, hanno lottato per il riconoscimento dei propri diritti. Questa esperienza deve fungere da monito per futuri interventi e decisioni, affinché nessun lavoratore debba sentirsi escluso o dimenticato”.

Grazie alla loro dedizione – ha aggiunto Angioni – potranno fornire assistenza agli ammalati, un aspetto cruciale per il corretto funzionamento della sanità pubblica”.

Questa mattina il commissario straordinario della Asl di Cagliari n.8, Aldo Atzori, ha salutato i professionisti che saranno assegnati alle varie strutture: 5 al SS. Trinità, 9 al Microcitemico, 3 al Marino, 1 al San Giuseppe Calasanzio di Isili, 8 al San Marcellino di Muravera e 1 alla Casa Circondariale di Uta. Atzori ha ringraziato gli uffici “per aver messo fine al precariato di tante professioniste e professionisti da anni impegnati nell’assistenza ai malati”.