Si è conclusa con uno straordinario successo la prima edizione del Pattada Wild Trail, la manifestazione di trail running organizzata dall’ASD Alvéschida EXP di Pattada. L’evento, andato in scena il 17 e 18 maggio tra i comprensori del Monte Lerno e di Su Monte de Subra, ha richiamato nel centro del Logudoro oltre trecento iscritti alle due gare di trail e all’hiking proposti dagli organizzatori.

Un appuntamento sportivo di alto livello che ha saputo unire l’amore per la corsa con la valorizzazione delle ricchezze ambientali e paesaggistiche del territorio, riscuotendo un notevole interesse fra atleti e addetti ai lavori. Sei le nazioni rappresentate a Pattada: oltre alle centinaia di corridori italiani, anche runners provenienti da Francia, Spagna, Germania, Romania e Polonia.

IL CONVEGNO CON ESPERTI DI SETTORE

La due giorni di sport ha preso il via sabato 17 maggio con il convegno inaugurale, apertosi con le parole degli organizzatori (il presidente dell'associazione Giovannangelo Idili e il direttore sportivo Antonio Pala) e con i saluti istituzionali del sindaco Angelo Sini e dell'assessore allo Sport Carlo Pastorino. 

La serata ha registrato poi il contributo di una serie di esperti di settore: Giulia Arminu (biologa e nutrizionista), Adriano Lavena (massaggiatore e chinesiologo), Michele Ruggiu (medico dello sport e dell’esercizio fisico), oltre all’ultramaratoneta Antonio Filippo Salaris che ha raccontato la sua storia da protagonista nelle principali competizioni internazionali come la Marathon de Sables in Marocco.

UNA GRANDE FESTA DI SPORT

Domenica 18 maggio, sin dalle prime luci dell’alba, l’atmosfera a Pattada era elettrica, con le strade del paese affollate di atleti e visitatori. Tre i percorsi proposti: il Serra ‘e Kelos Trail, 24,5 km fra le querce da sughero secolari e le creste granitiche del Monte Lerno; il Nodu Altu Short Trail, 10 km attraverso i sentieri del parco comunale "Salvatore Pala"; l’hiking di 6 km fra i cammini dei pastori e le emergenze archeologiche di Su Monte de Subra.

L'impeccabile organizzazione, messa in campo dal team Alvéschida, ha favorito un’encomiabile prima edizione dell’evento, garantendo la sicurezza degli atleti su impervi percorsi presidiati da un centinaio di operatori e assistenti di gara e dagli uomini del Soccorso Alpino della Stazione Guardia di finanza di Nuoro. Non sono mancate le emozioni, che hanno impreziosito momenti di intenso valore sportivo.

I VINCITORI

A dominare il più lungo dei due trail è stato l’olianese Gianfranco Cadau, che dopo aver scalato il Monte Lerno ha chiuso la sua prova col tempo di 2:42:34, tagliando in solitaria il traguardo posto in piazza Italia, accolto dall’applauso del nutrito pubblico che ha sottolineato l'intensità del suo gesto atletico. Oltre tre minuti più tardi è arrivato il secondo protagonista del Serra ‘e Kelos, Davide Masiero (2:45:41). In terza posizione si è classificato Marco Aresu (2:46:27).

La prima donna a giungere sul traguardo della 24,5 km è stata la dorgalese Pina Deiana, nome di punta del trail running italiano con un passato persino in nazionale. Ha chiuso la prova con un personale di 2:51:00. A ruota Federica Frongia (3:04:15) e Isabella Azzena (3:09:55).

La sezione corta del Pattada Wild Trail è stata invece dominata dall’atleta di casa Simone Tola, che una volta partito da piazza Italia ha preso progressivamente il largo lasciando il vuoto dietro di sé. Una gara tecnica, rapida e amministrata da Tola con grande consapevolezza. Il runner della Pao Olbia ha potuto alzare le braccia al cielo in appena 41:28, con quasi cinque minuti di vantaggio sugli inseguitori. Sul secondo gradino del podio è salito Mirko Oppo (46:00), terzo Manuel Desole (46:14).

Fra le donne, la prima classificata del Nodu Altu Short Trail è stata Stefania Marra con un personale di 56:06, seguita da Cristina Loverci (56:11) e Piera Cossu (57:51). Ai primi classificati sono andati in premio le “resolzas” di Pattada, manufatto simbolo dell’artigianato artistico isolano, messe a disposizione dai celebri coltellinai locali.

Ampiamente apprezzato dai partecipanti l’itinerario dell’escursione non competitiva disegnato dalla guida ambientale Damiano Arminu, che ha sapientemente accompagnato oltre 60 persone alla scoperta del territorio pattadese.

UN'ESPERIENZA AUTENTICA

Il Pattada Wild Trail, fin da subito, ha saputo intercettare l’interesse della community internazionale del trail running sorprendendo non solo come evento sportivo, ma come esperienza autentica, capace di coniugare sport, cultura e valorizzazione del territorio. 

Gli organizzatori già guardano al futuro con nuove idee e obiettivi ma, per ora, si godono il meritato successo di un’edizione davvero indimenticabile. Pattada ha mostrato ancora una volta il suo volto migliore aprendo le porte dell’accoglienza e della bellezza in una due giorni nel corso della quale ha vinto la capacità di fare comunità.