Per migliorare l'accesso alle cure sanitarie per le persone detenute con problemi di tossicodipendenza, è stato ritenuto necessario espandere le possibilità offerte dalle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, aumentare i posti disponibili e potenziare i servizi correlati. La Conferenza delle Regioni ha approvato in Conferenza Stato-Regioni uno schema di decreto che stabilisce i criteri di ripartizione dei 5 milioni di euro previsti dal decreto-legge 92/2024, convertito nella legge 112/2024.

Per l'anno 2026, le risorse saranno distribuite nel seguente modo: l'80% basato sul numero di detenuti e internati presenti nei penitenziari della regione, e il restante 20% in base al numero di detenuti tossicodipendenti nelle carceri o sezioni di custodia attenuata, con dati aggiornati al 31 dicembre dell'anno precedente. Questo accordo prevede di potenziare i servizi per le dipendenze anche nelle strutture penitenziarie a custodia attenuata, mirati ai detenuti considerati a basso rischio di pericolosità sociale, al fine di favorire il reinserimento e la responsabilizzazione.

Le attività finanziate per l'accoglienza e la riabilitazione sono soggette a monitoraggio da parte delle Regioni, che devono comunicare al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria entro il 31 gennaio di ogni anno il numero di posti disponibili e quanti di essi siano stati incrementati grazie alle risorse assegnate. È inoltre prevista la creazione di un gruppo tecnico di coordinamento tra le varie amministrazioni coinvolte, per seguire l'attuazione del decreto e definire insieme politiche di intervento e prevenzione.