La chiesa di San Marco a Milano è gremita di persone che partecipano al funerale di Ornella Vanoni, presenti per dare l'ultimo saluto all'artista deceduta la sera di venerdì scorso.

Le prime file sono riservate ai familiari e agli amici più stretti, tra cui Dori Ghezzi, Roberto Vecchioni e Mario Lavezzi. Tra i presenti si attendono il sindaco Giuseppe Sala, il presidente del Senato Ignazio La Russa e la ministra dell'Università Anna Maria Bernini.

Don Luigi Garbini celebrerà la cerimonia, mentre Paolo Fresu suonerà durante l'evento. I gonfaloni di Regione Lombardia e Comune di Milano sono esposti, in segno di lutto cittadino, insieme alle corone di fiori inviate da Maria De Filippi, Francesco Vezzoli, il Piccolo Teatro, Pier Silvio Berlusconi, Silvia Toffanin e Mahmood con la dedica 'delle stelle la tua voce presente'.

"Le canzoni diventano ritornelli della vita. Sono come i lumini in chiesa, che continuano a muovere la fiammella anche quando non vi siamo": don Luigi Garbini lo ha detto durante l'omelia al funerale di Ornella Vanoni, una omelia piena di episodi della sua vita e delle parole delle sue canzoni.

"Ti benediciamo Signore perché ci hai dato Ornella" ha esordito. "La mia fede è troppo scossa ormai ma prego", uno dei versi citati per ricordare la sua fragilità, la sua sincerità che le ha fatto "bucare tutti gli schermi'.

Appena finita l'omelia hanno risuonato le note de 'L'appuntamento', interpretata da Paolo Fresu con la sua tromba.