OZIERI | Emanuela Loi, un nome da non dimenticare

Emanuela Loi aveva 24 anni quando il 19 luglio 1992 perse la vita insieme a Paolo Borsellino.

Entrata in polizia nel 1988, dal 1990 era stata trasferita a Palermo e solo da un mese era entrata a far parte della scorta del giudice insieme ai colleghi Agostino Catalano,Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Fu la prima donna poliziotto nella storia del nostro Paese a morire in servizio.

L'amministrazione comunale di Ozieri, sabato 23 marzo, celebrerà la figura di Emanuela Loi.

L'assessorato alla cultura, in collaborazione con l'associazione Libera, organizza alle ore 10 presso l'anfiteatro dei giardini del Cantaro (in caso di maltempo la commemorazione si terrà presso il Teatro civico "Oriana Fallaci"), una cerimonia per commemorare il coraggio di una grande donna.

Saranno presenti il vescovo di Ozieri Mons. Corrado Melis, l’assessore alla cultura del Comune di Ozieri Ilenia Satta, il consigliere comunale e ideatore e promotore dell’iniziativa Davide Giordano, Claudia Loi, sorella di Emanuela che da anni mantiene vivo il suo ricordo e di tutte le vittime della mafia, Gian Piero Farru referente Libera Sardegna, Tonino Becciu referente presidio Libera “Don Pino Puglisi”, Giovanna Pani referente Sa.Sol. Poiint n18 Ozieri. Saranno presenti inoltre tutte le autorità politiche, militari e sociali della Sardegna. Anche il presidente della Regione Christian Solinas è stato invitato a presenziare alla manifestazione.

Alle ore 12 verrà benedetta la targa a lei dedicata. L'evento si inserisce all'interno della rassegna, ormai diventata un appuntamento tradizionale, del Marzo delle donne, nel corso della quale ogni anno si portano avanti eventi dedicati al mondo femminile per discutere, confrontarsi sulla condizione della donna e sul suo ruolo nella società attuale.