Capoterra

Studente accoltellato a Capoterra, Piscitelli: "Episodio sconcertante"

"È necessaria l'informazione e soprattutto la formazione di chi sta quotidianamente a contatto con i ragazzi"

Studente accoltellato a Capoterra, Piscitelli:

Di: Redazione Sardegna Live


È stato accoltellato ieri a Capoterra , davanti all'Istituto di istruzione superiore "Sergio Atzeni", il 15enne che ora si trova ricoverato in coma farmacologico, nel reparto di Cardioanestesia dell'ospedale Brotzu.

Un altro giovane di 14 anni è stato arrestato per il tentato omicidio , che avrebbe compiuto per motivi sconosciuti, ma che potrebbero non essere collegati a eventuali episodi di bullismo avvenuti all'interno dell'ambiente scolastico, secondo il direttore dell' Ufficio scolastico regionale della Sardegna, Francesco Feliziani.

Sul fatto si è espresso l'avvocato Gianfranco Piscitelli : " È un episodio sconcertante. Meno di una settimana fa, il 30 novembre, in occasione della giornata contro la violenza, sono stato a Sarroch, paese del feritore, presso la locale scuola media, a parlare agli studenti di violenza, come riconoscerla, prevenirla e combattere unitariamente ad avvocati, psicologa, criminologa e psichiatra con i quali, ormai da anni, sono impegnato come Professional Team attivo sull'argomento.Devo dire - prosegue Piscitelli - che sono rimasto molto soddisfatto degli interventi dei giovani che hanno dimostrato interesse e voglia di dialogo. Certo, parlando di Violenza a 360° a studenti, è inevitabilmente venuto fuori il problema del bullismo. Ora, in questo caso specifico di Capoterra, a parte i giornali, 'voci di piazza' parlano insistentemente del feritore come vittima di bullismo, vessato ed esasperato, ma è tutto da accertare; certo che, se così fosse, non posso certo giustificare un tentato omicidio né il fatto di andare a scuola con un coltello nello zaino. Resta però da discutere e parlare sul perché tale eventualità, se reale, non sia stata attenzionata da chi di dovere (famiglia e scuola) perché non posso immaginare che una eventuale esasperazione non sia supportata da segnali e sintomi evidenti di disagio; un ragazzo di 14 anni può certamente non avere la forza di confidarsi con professori e familiari ma questi hanno invece il dovere di accorgersi o minimo sospettare e indagare. Insisto su quanto dico da tempo in tutte le conferenze e seminari sull'argomento - conclude l'avvocato - è necessaria l'informazione e soprattutto la formazione di chi sta quotidianamente a contatto con i ragazzi, oltre al necessario intervento nelle scuole, sin dalle primarie , di psicologi ed esperti perché credetemi, anche la violenza assistita o subita, si riconosce se la si osserva ".

L'arrestato, che ha trascorso la prima notte nel carcere minorile di Quartucciu, sarebbe "molto scosso", secondo quanto dichiarato dal suo legale Piergiorgio Piroddi, per il quale si tratta di "una tragedia per tutti i protagonisti di questa vicenda".

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