Cagliari

Cagliari: protesta dell'Usb contro lo stop di radioterapia

L'Unione sindacale di base ha organizzato un sit in di questa mattina a Cagliari per protestare contro la chiusura temporanea di radioterapia

Cagliari: protesta dell'Usb contro lo stop di radioterapia

Di: Arianna Zedda


L'Unione sindacale di base ha organizzato un sit in questa mattina a Cagliari davanti al Businco in via Jenner per protestare contro la chiusura (temporanea) di radioterapia per la sostituzione dei macchinari, manifestando con bandiere, cartelloni e interventi al megafono. 

"Il cancro non va in vacanza: i pazienti non possono essere abbandonati a loro stessi. Non è stata studiata né programmata nessuna soluzione - ha spiegato Gianfranco Angioni, responsabile Sanità dell'Usb - ei pazienti sono ancora senza risposte. Basta, bisogna commissariare l'ospedale con l'istituzione di una cabina di regia competente per risolvere questa situazione. Perché le cure non possono aspettare la sostituzione dei macchinari, bisognava predisporre un piano alternativo ".

"Dalle sale operatorie alla radiologia interventistica ci sono diverse situazioni critiche. Non si può navigare a vista sulla pelle di chi deve essere curato ", ha sottolineato il sindacalista. 

La battaglia però continua con un altro appuntamento previsto per sabato 24 giugno con partenza da piazza dei Centomila. "Ma siamo pronti a protestare a oltranza. La sanità deve essere al servizio dei pazienti ", sono state le parole di Enrico Rubiu, un altro rappresentante dell'Usb

"Non possiamo accettare la privatizzazione della sanità ", ha urlato dal megafono un paziente durante il sit in.

"Da tanto tempo denunciamo il tentativo di smantellamento di questo ospedale . Apprendiamo che in pratica si sospenderà 'momentaneamente' il servizio di radioterapia. Se a ciò sommiamo le lunghe liste d'attesa per gli interventi chirurgici per i tumori siamo al disastro totale. Ogni volta che abbiamo denunciato la mancanza di spendita dei fondi per l'eliminazione delle chilometriche liste d'attesa, abbiamo ricevuto sempre risposte elusive. Chiediamo che almeno questa volta non ci siano scuse e dichiarazioni fuorvianti, ma un'assunzione di responsabilità con l'impegno di tutte le risorse economiche disponibili per migliorare la sanità pubblica. E in questo particolare momento per contrastare il cancro che tante vite sta mietendo", ha ricordato l’Usb.

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