Muravera

Bancarotta fraudolenta, tra gli indagati anche un 75enne di Muravera

Operazione condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro. Sequestrati 1.200 spazi pubblicitari (cartellonistica stradale) presenti anche in Sardegna

Bancarotta fraudolenta, tra gli indagati anche un 75enne di Muravera

Di: Redazione Sardegna Live


Tra i dieci indagati per bancarotta fraudolenta, nell'ambito dell'operazione "Billboard" condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, c'è anche un 75enne di Muravera.

Il blitz ha portato all'arresto di un imprenditore della provincia di Milano e al sequestro di circa 1.200 spazi pubblicitari (cartellonistica stradale) dislocati in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e in Sardegna e del valore di oltre 800.000 euro.

Nei confronti del 75enne è scattato il divieto di esercitare attività d'impresa per un anno come per l'arrestato e altri quattro indagati. Il 75enne di Muravera, secondo quanto ricostruito dalla Guardia di finanza, è stato socio sia dell'azienda fallita - nata a Milano e chiusa dopo una serie di passaggi a Catanzaro - che di una società nel sud Sardegna che si occupava di cartellonistica e che aveva ricevuto dall'azienda fallita sia l'avviamento societario che beni strumentali di fatto sottratti al fallimento e mai pagati.

Nello specifico, le indagini, coordinate dalla Procura di Catanzaro, hanno consentito di ipotizzare la sussistenza di gravi fatti di bancarotta fraudolenta per distrazione a seguito del fallimento nel 2018 di una società, dapprima con sede in Milano e, dal 2015, posta in liquidazione e trasferita presso lo studio di un professionista in provincia di Catanzaro. Secondo l'ipotesi accusatoria, gli indagati si sarebbero resi responsabili di un preciso "disegno criminoso" finalizzato alla spoliazione del patrimonio della fallita attraverso apparenti "cessioni" di beni durante la fase liquidatoria e pre-liquidatoria (solo in parte seguite da adeguato corrispettivo), a favore di tre soggetti giuridici, strettamente collegati fra di loro, operanti nel settore commerciale della pubblicità e riconducibili ai medesimi assetti proprietari. I fatti di bancarotta ipotizzati hanno cagionato ingentissimi danni ai creditori della fallita società, la quale, all'atto della liquidazione, presentava debiti ingentissimi, pari a circa 8,5 milioni di euro, prevalentemente verso l'Erario.

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