Lanusei

Lanusei. Gli Amici del cuore da oggi occupano il reparto di Cardiologia del Nostra Signora della Mercede

I cardiopatici dell’associazione ogliastrina protestano per la mancata apertura del servizio di emodinamica

Lanusei. Gli Amici del cuore da oggi occupano il reparto di Cardiologia del Nostra Signora della Mercede

Di: Redazione Sardegna Live


Come annunciato nei giorni scorsi i cardiopatici dell’associazione ogliastrina Amici del cuore oggi ha iniziato l’occupazione a oltranza del reparto di Cardiologia del Nostra Signora della Mercede. Chiedono a gran voce che il servizio di emodinamica venga messo a disposizione dei pazienti bisognosi.

Se i manifestanti non dovessero ricevere notizie concrete nell’arco di un paio di giorni saranno pronti a rischiare la vita con lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita. 

 

Lo studio è stato allestito diversi anni, con una spesa esorbitante: oltre 850 mila euro. In questi anni le promesse si sono susseguite ma non sono mai state mantenute. Nel 2017 era stato dato il via libera per il periodo di sperimentazione di 3 mesi. Allo scadere di questi però tutto si era impantanato nuovamente.


Il modello sarebbe dovuto essere quello hube and spoke con un unico ambulatorio di emodinamica articolato su due sedi, una nell’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari (Hub), attiva 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, l'altra a Lanusei (Spoke) dedicata al trattamento di casi programmati.


    Nel centro ogliastrino due volte la settimana avrebbero dovuto lavorare gli specialisti dell'Aou di Cagliari insieme ai professionisti in servizio nel nosocomio. L'apertura di Emodinamica era stata preceduta da una sperimentazione di tre mesi, che si è svolta lo scorso anno, durante la quale, sono stati messi a punto adeguati percorsi formativi dal personale dell'Unità operativa di Cardiologia e di terapia intensiva cardiologica (Utic) dell'ospedale di Lanusei. 


«Dopo otto anni dal collaudo, la sala di emodinamica che serve a salvare la vita delle persone che arrivano in emergenza con un infarto o patologie acute del cuore è chiusa - ha detto  Francesco Doneddu, presidente dell'associazione - Non siamo più disposti alle trasferte a Nuoro o a Cagliari ammesso che uno ci arrivi quando si trova in situazioni di emergenza. Inizieremo lo sciopero della fame e fra due giorni sarò io a iniziare la sospensione dei farmaci salvavita che andrà avanti fino a quando non avremo risposte positive dalle istituzioni. La sala deve aprire subito: basta risparmiare sulle spalle degli ogliastrini privati già di troppi servizi sanitari negli ultimi anni».

 

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