In Sardegna

Festa della donna 2022, Isangela Mascia: “Riconosciamo la fortuna di essere libere”

“Il mio pensiero va oggi alle donne che stanno scappando dalla guerra cercando in qualsiasi modo di salvare i propri cari”

Festa della donna 2022, Isangela Mascia: “Riconosciamo la fortuna di essere libere”

Di: Alessandra Leo


Un’importante e profonda riflessione, in questo 8 marzo 2022, arriva dalla sindaca di Domusnovas Isangela Mascia, molto attiva e attenta ai diritti di qualsiasi persona, tant’è che le donne sono sempre al centro di ogni sua iniziativa.

"Festa della Donna 2022: la prima per me come sindaca di Domusnovas e seconda volta nella storia del mio paese, dopo il 1993, che i miei concittadini scelgono una donna come prima cittadina per portare avanti un progetto di democrazia, sviluppo e impegno".

"Mi sono impegnata dal primo giorno a far valere i diritti di tutti, tra cui bambini, persone con invalidità, lavoratori e le donne. Ma se siamo ancora qui a parlare di Festa della Donna è perché nel mondo ci sono tante realtà più e meno grandi in cui la donna non viene vista e valutata per le sue capacità".

"Io mi ritengo molto fortunata di essere nata e di vivere in un Paese democratico e civile in cui le persone sono libere di scegliere, di esprimere le proprie opinioni senza paura, tutte cose quasi banali e scontate ma che se spostiamo in altre parti del mondo sono quasi un miraggio, e questo è un problema molto grande".

"Se nel 1910, anno in cui la Festa della Donna è stata istituita, moltissime donne hanno marciato e si sono fatte sentire per far valere i propri diritti nel lavoro, oggi molte donne devono ancora far valere i propri diritti all’interno della società".

Il mio pensiero va oggi a tutte le donne che ancora oggi, nel 2022, non possono esprimersi liberamente perché hanno chi le schiaccia, chi le limita in tutto e le vuole comandare come se fossero oggetti. Tra queste donne ci sono anche molte bambine che non possono avere i diritti che hanno i nostri figli".

"Noi siamo fortunati, viviamo in una società di cui ci lamentiamo continuamente, e i motivi spesso e volentieri ci sono davvero. Io, e in questo momento sto parlando da sindaca, e così tante mie colleghe, abbiamo molta più difficoltà nei movimenti rispetto ai nostri colleghi uomini: per ogni occasione ufficiale o uscite lavorative ci dobbiamo organizzare tra casa, bambini, genitori, suoceri, ma abbiamo la libertà di poter decidere di farlo, e siamo fortunate per questo".

La prima cittadina rivolge un pensiero speciale alle donne coinvolte nella drammatica situazione che sta attualmente vivendo l'Ucraina: "Ciò che vorrei da questo 8 marzo è che portasse più diritti e libertà alle donne che ancora non li conoscono per aver avuto la sfortuna di nascere in una parte del mondo in cui non vengono riconosciuti, ma in particolare il mio pensiero va alle donne che in questo momento stanno scappando dalla guerra per mettere in salvo le proprie famiglie".

"In questi giorni abbiamo visto immagini molto forti e una in particolare, quella della mamma morta assieme ai suoi bambini sotto i colpi dei tiratori, mi ha ferito particolarmente. Non voglio farne una questione politica, non mi interessa essere né dalla parte della Russia che da quella dell’Ucraina, ma pensare a tutte le donne che in tutti i modi vogliono cercare di salvare la vita ai propri familiari varcando i confini senza sapere cosa le aspetta dopo. Speriamo che questa situazione finisca il prima possibile perché le immagini dei volti di quelle povere donne distrutte dalla paura e dalla disperazione spezzano il cuore".

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