Oristano

Lascia Oristano per inseguire il suo sogno: Tania Cadeddu diventa chef a Parigi

Dopo nove anni, pensa al rientro in Sardegna. Intanto, da questa sera, è tra i 15 protagonisti di “Top Chef”, il programma francese più importante e più seguito di cucina

Lascia Oristano per inseguire il suo sogno: Tania Cadeddu diventa chef a Parigi

Di: Cristina Tangianu


I suoi patti raccontano la sua storia e ben descrivono il suo animo. Sono colorati, eleganti, gustosi ed equilibrati, preparati in maniera minuziosa e scrupolosa. Nulla è lasciato al caso.

Chef Tania Cadeddu ha 28 anni ed è di Oristano. Nel 2013, quindi all'età di 19 anni, lascia la Sardegna, la sua famiglia e i suoi amici, per trasferirsi all’estero per imparare, acquisire ulteriori conoscenze e tecniche di preparazione con l’obiettivo di tradurre in realtà il suo sogno di diventare una chef, una donna libera e indipendente. Invia 350 curriculum “50 ogni giorno per essere sicura di trovare lavoro” e poi parte.

In nove anni impara una nuova lingua, sgomita, affronta e supera episodi spiacevoli, si fa conoscere e apprezzare per il suo grande talento e per le sue capacità di gestione e di organizzazione e le sue doti leadership. Tra le diverse esperienze, Tania ha lavorato al ristorante “Ritz”, anche come responsabile del turno notturno in cucina: “Arrivavo alle 22:45 e andavo via alle 8 di mattina. Nessuna donna ha mai ricoperto questo ruolo. Infatti, mi dissero: sei sicura di lavorare la notte in cucina? Perché è troppo difficile” e in Bretagna in un ristorante con due stelle Michelin. Da tre anni è la chef di un rinomato ristorante al centro di Parigi.

Tania è travolgente, simpatica e coinvolgente. È una ragazza ambiziosa che pretende da se stessa e dagli altri massimo impegno, serietà e concentrazione. È in grado di imprimere subito in chi l’ascolta la sua passione e di lasciare un ricordo positivo, così come avviene con i suoi piatti. Ed è quello che è successo a me ieri, quando ci siamo date appuntamento nel pomeriggio per realizzare l’intervista.

L’abbiamo sentita alla vigilia della prima puntata di “Top Chef” il programma francese più importante e più seguito di cucina. Da oggi quindici cuochi si contenderanno l’ambito titolo. Intanto, però, Tania pensa al suo rientro in Sardegna.

Di sé ci racconta: “Sono sempre stata molto dura con me stessa. Ho sempre lavorato tantissimo, dando il massimo. Posso dire di essere fiera di me stessa, dell’indipendenza che sono riuscita a ottenere, da sola”.

“In Francia – continua Tania - ho scoperto i miei gusti. Resto tradizionalista e classica. Mi piace la cucina dove c’è dell’aglio, della cipolla, dove c’è del gusto. La mia oggi è una cucina sana. Quando arrivai nel ristorante dove lavoro ora mi vietarono di utilizzare il latte, burro, la crema e la carne rossa. Io venivo dalla Bretagna, dove invece il burro è un alimento molto utilizzato. Per me è stata una scommessa”.

L’idea e il desiderio di tornare in Sardegna è sempre più presente. “Il mio più grande sogno è tornare a casa soprattutto perché i miei genitori sono grandi. Qui potrei continuare molto bene la mia carriera, ma l’unica cosa che vorrei è aprire una mia piccola gastronomia a Oristano e passare il tempo con loro. Sarei voluta tornare già quest’anno, ma poi è arrivata la partecipazione al programma Top Chef e quindi ho rimandato. I genitori li abbiamo una volta nella vita, non voglio avere il rimorso di non aver passato del tempo con loro quando lo potevo fare. Quindi se torno sarà per loro, per la Sardegna, che comunque mi manca”.

E con un bel sorriso ci confida: “All’inizio penso mi abbiano sottovalutato ma poi mi sono presa la rivincita, loro sono fieri di me, mio padre è in pensione e mi aspetta per lavorare nell’orto”.

A Tania auguriamo un in bocca al lupo per “Top Chef” e per il futuro in Sardegna.

Intanto, ecco qualche foto dei suoi piatti tratti dal suo profilo Instagram: Taniatopchef13_sardegna

La pasta del raviolo è senza uovo, a base di curcuma, ciò che poi dà il colore giallo alla pasta;

Il ripieno è una duxelles di champignon al pepe nero; abbiamo poi una purea di crescione sulla quale viene appoggiato il raviolo e il tuorlo d’uovo; nocciola tritata, il rafano grattugiato e un limone mano di buddha.

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