In Sardegna

Tragedia di via Cadello. L’investitore di Daniele voleva suicidarsi, è stato fermato dal suo avvocato

Emilio Pozzolo ha ammesso tutte le sue colpe e da quanto viene riferito non si dà pace per quanto accaduto

Tragedia di via Cadello. L’investitore di Daniele voleva suicidarsi, è stato fermato dal suo avvocato

Di: Redazione Sardegna Live


La corsa in via Cadello a bordo dello scooter di grossa cilindrata, il passeggino travolto senza alcuna frenata e poi, in preda al panico, la fuga per nascondersi in un luogo sicuro. La tragedia si è verificata in pochissimi istanti. 

Alla guida di quello scooter c’era Emilio Pozzolo, cagliaritano di 37 anni, assistente domiciliare ai disabili, sposato e con due figli. 

Terminata la fuga, Pozzolo ha parcheggiato lo scooter nel rione di San Michele e nella disperazione più totale ha deciso di chiamare il suo avvocato Riccardo Floris che lo ha immediatamente raggiunto nella sua abitazione. Mentre si trovava al telefono proprio con l’avvocato, Emilio Pozzolo avrebbe più volte ripetuto di volerla fare finita, ma il legale è riuscito a bloccare gli intenti suicidi del ragazzo.

Una volta insieme sono saliti in macchina per raggiungere la sede della Polizia Stradale e confessare quanto era accaduto in via Cadello.

Da quanto trapela, Pozzolo in caserma appariva disperato e fuori di sé. Si è reso conto di quanto di quanto successo, anche se in quel momento ancora non sapeva della morte del piccolo Daniele. 

Immediatamente è stato raggiunto anche dal comandante della Polizia locale Guido Calzia e in quel momento è iniziato il suo racconto.

Emilio Pozzolo non avrebbe visto, a causa del sole che lo accecava, il passeggino spuntare dall’auto che si era fermata per far attraversare sulle strisce pedonali la mamma Ileania Ennas con il piccolo Daniele. 

Ora per lui, in attesa del giudizio del tribunale, l’accusa è di omicidio stradale, fuga del conducente e omissione di soccorso. Si trova agli arresti domiciliari per decisione del pubblico ministero Ginevra Grilletti che al momento non ha rilevato ragioni tecnicamente sufficienti per mandarlo in carcere.

Emilio Pozzolo guidava lo scooter senza patente, infatti gli era stata ritirata nel 2017 in seguito a dei guai avuti con la giustizia. Un episodio che il suo avvocato ha definito di lieve entità.

L’uomo ha ammesso tutte le sue colpe e da quanto viene riferito non si dà pace per quanto accaduto. 

“Sono morto con il bambino” ha detto al suo avvocato, così come riporta L’Unione Sarda nella prima pagina del giornale questa mattina in edicola.

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